Il Privo l'Eretico Bianco di Alepa è un vino bianco macerato a base di uve Pallagrello, affinato in acciaio e legno di castagno per 12 mesi circa. Si colora di un elegante color ambra intenso e luminoso, ed esprime un bouquet aromatico complesso e affascinante, con note di albicocche essiccate, miele, arance, polpa di mela e spezie orientali. Al sorso è ricco e sontuoso, fresco, ben sapido, dal persistente finale speziato!
Il Pallagrello Bianco “Privo l'Eretico” è un vino bianco estremamente originale e godurioso, nonché una delle migliori espressioni del raro vitigno campano. Quando si parla di Pallagrello si pensa immediatamente al più (ma sempre troppo poco) noto vitigno a bacca rossa tipico del casertano, tendendo a trascurare la sua variante a bacca bianca. Di certo chi non fa questo errore è Paola Riccio, fondatrice della cantina Alepa, che conta 3 ettari nel Casertano coltivati nel massimo rispetto di vigna e ambiente circostante. I filari, che hanno circa 35 anni, sono divisi appunto tra le due varietà di Pallagrello con un piccolo impianto di Cabernet Sauvignon, e coltivati senza sostanze chimiche o di sintesi. Tutte grandi espressioni di territorio, anche se ammettiamo che per questa etichetta abbiamo una sorta di predilezione. Sia perché è buonissimo e sia perché il vitigno è poco considerato. Underdog.
Il vino “Privo l'Eretico” è ottenuto da uve di Pallagrello Bianco in purezza provenienti da un impianto del 1986. Viticoltura non invasiva e raccolta manuale sono il preludio ad una vinificazione attenta ma poco interventista, con fermentazione che avviene rigorosamente in modo spontaneo. Macerazione di 8 giorni sulle bucce e affinamento per 12 mesi tra botti di castagno e vasche d'acciaio inox. Prima dell'imbottigliamento il liquido non viene né filtrato né chiarificato.
L'orange wine “Privo l'Eretico” è splendido già dal colore, misto tra ambra e oro che illumina il calice. Un naso inconsueto e pulsante, ricco ma non barocco, dove si stagliano distintamente l'albicocca disidratata, la cannella, la scorza d'arancia e il miele. Tanto goloso che quasi invoglia a morderlo, e l'assaggio è ovvia conseguenza. Sorso pieno e materico, sempre perfettamente bilanciato tra volume e spinta acido-sapida. Lunga la persistenza, per un'unicum immancabile nelle cantine degli appassionati o semplicemente dei curiosi.
Ambrato intenso e luminoso
Avvolgente, ricco ma equlibrato, fresco, di ottima salinità, dal finale speziato
Albicocche disidratate, polpa di mela, arancia, potpourri e toffee