Riesling 'Princes Abbés' Schlumberger 2021

“Princes Abbés” è una dedica rivolta dal Domaine Schlumberger ai Principi Abati di Murbach che, nel corso di una storia lunga un millennio, hanno difeso e fatto prosperare il vigneto di Guebwiller, villaggio sede della cantina familiare. L’abbazia benedettina venne fondata nell’anno 728 e raggiunse l’apogeo nel corso del XII e XIII secolo, quando l’imperatore Federico II concesse il titolo principesco agli abati, provenienti abitualmente dalle più nobili famiglie della regione. Queste vicende sono rievocate nella gamma di etichette composta dai blasonati vitigni locali, provenienti dalle parcelle più prestigiose: nello specifico è qui presentata l’interpretazione di Riesling.

Il Riesling con cui il Domaine Schlumberger dà origine alla cuvée “Prince Abbés” proviene dalle parcelle impiantate sul lieu-dit Bollenberg e sul territorio di 3 Grand Cru, estesi lungo i pendii della collina che si innalza ripida di fronte al villaggio di Guebwiller. Saering, “l’anello del mare”, presenta suoli di antica origine marina e sfiora i 300 metri di quota; Kessler, dai suoli rocciosi, raggiunge l’altitudine di 390 metri e il suo andamento sinuoso forma conche che proteggono le viti dai rigori del clima; Kitterlé, un pinnacolo dal 60% di pendenza e quindi soleggiato dal mattino alla sera, è avvolto dai muri in pietra che contengono terrazzamenti di suoli poveri e sabbiosi. La vendemmia si svolge a mano e i grappoli interi sono pressati delicatamente. Dopo una decantazione statica, il mosto illimpidito viene avviato alla fermentazione alcolica, che può protrarsi anche fino a 30 giorni, all’interno di foudre secolari di rovere con temperatura controllata. L’affinamento in legno procede sulle fecce fini per circa 8 mesi.

Riesling “Princes Abbés” di Schlumberger presenta un colore dorato dai riflessi luminosi. Il naso propone intensi e variegati sentori agrumati, dal mandarino dolce alla scorza di yuzu e di limone, con sfumature tropicali di ananas maturo, spezie e pungenza di zenzero. Il sorso si collega in modo spiccato all’olfatto, con la presenza morbida di frutta a polpa gialla, in un quadro di potente freschezza e di tesa mineralità, sulla scia di un persistente finale di amaricante salino.