The Cagnulari by Cherchi winery is one of the reference point of this wine type, born from an ancent Sardinian grape type. It has a floral and fruity bouquet of geranium, red flowers, ripe cherries and licorice. On the palate it is smooth, dry, mineral and very fresh, with a good persistence
Il vino sardo Cagnulari è un bell’esempio di come, con passione, lavoro e fatica, si possano portare all’attenzione dei consumatori vitigni autoctoni che meritano attenzione. Ovviamente a monte deve esserci una mente come quella di Giovanni, anima della cantina Cherchi, desiderosa di riscoprire e valorizzare òe varietà tradizionali, che meglio di altre esprimono il terroir locale. E allora ecco il vitigno Cagnulari, che si annuncia al naso con un bouquet fruttato e floreale, dotato di una buona intensità aromatica, per poi proseguire al palato con un sorso preciso e nitido. Un’etichetta che si merita più di un assaggio, come testimoniato anche i buoni punteggi ottenuti a livello nazionale dalla critica.
Questo Cagnulari nasce dall’utilizzo in purezza dell’omonima uva. Si tratta di una varietà autoctona antica, presente in buone percentuali nella zona del sassarese, ma praticamente assente nel resto della Sardegna. Giovanni Cherchi, proprietario della cantina, ha deciso di impegnarsi nel suo recupero e valorizzazione, coltivandolo in parcelle caratterizzate da un sottosuolo argilloso e calcareo, situate a circa 200 metri sul livello del mare. Dopo la raccolta, gli acini vengono diraspati e pigiati, per poi essere pressati sofficemente e avviati alla fermentazione alcolica, che si svolge, assieme alla malolattica, in contenitori d’acciaio inox. Il processo di lavorazione termina con l’affinamento, effettuato sia in acciaio che in botti di rovere, per un totale di 8 mesi.
Il rosso Cagnulari firmato da Cherchi si annuncia all’esame visivo con un colore che richiama il rubino, intenso e concentrato, con leggere sfumature che tendono al porpora nell’unghia. Il ventaglio di aromi che sviluppa il profilo olfattivo di quest’etichetta si muove su note fruttate e floreali, impreziosite anche da un tocco di liquirizia. In bocca è di buon corpo, vellutato, con un sorso asciutto e fresco, contraddistinto da un sapore di frutta; chiude con un finale dotato di una persistenza interessante. Una bottiglia che racconta la storia di un vitigno dimenticato, ancora in grado di regalare emozioni.
Intense ruby red with purple tints
Intense, fruity and floral, with notes of geranium, red flowers, licorice and very ripe cherries
Smooth, dry, savory, fresh and fruity, with a good persistence