Chateauneuf du Pape Rouge Clos des Papes 2018

Châteauneuf-du-Pape Rouge Clos des Papes è una delle etichette di maggior prestigio di questa leggendaria Appellation della bassa valle del Rodano. L’area vanta origini antichissime. La storia della viticoltura nel sud della Francia è cominciata con la fondazione di Marsiglia da parte dei Focesi nel 600 a.C, poi sviluppata durante la dominazione romana. Tuttavia, la fama dei vini di Châteauneuf-du-Pape si deve al trasferimento della sede papale ad Avignone, dal 1309 al 1377. È in questo periodo che i vini del territorio crescono qualitativamente e diventano famosi. Ancora oggi rappresentano una delle migliori eccellenze della produzione francese, per la loro eleganza, ricchezza e longevità.

Il vino Châteauneuf-du-Pape Rouge Clos des Papes è il frutto di secoli d’esperienza. La famiglia Avril è presente in queste terre fin dal XVI secolo e si è sempre dedicata alla viticoltura. Oggi gestisce una delle tenute più famose dell’area, che si estende su una trentina di ettari. Il terroir è caratterizzato dalla presenza di suoli di natura alluvionale, composti da ciottoli trasportati dal Rodano, che hanno formato altopiani che si presentano come una distesa di sassi profonda alcuni metri, che poggia su substrati sabbiosi e argillosi. Il clima tipicamente mediterraneo, caldo e siccitoso, si è rivelato particolarmente adatto al vitigno Grenache, che insieme ad altri 12 compone questo straordinario vino. Le vigne del domaine sono coltivate in regime di agricoltura biologica e all’assemblaggio finale concorrono le uve di Grenache Noir, Mourvèdre, Syrah ed altri vitigni minori del territorio. Le vinificazioni si svolgono separatamente per ogni vitigno e solo in un secondo tempo si procede all’assemblaggio per creare la cuvée definitiva. Il vino matura per almeno un anno in grandi botti di rovere.

Châteauneuf-du-Pape Rouge Clos des Papes è un rosso di grande fascino. L’amore e la profonda conoscenza della Borgogna di Vincent Avril, regala al vino un’eleganza e una finezza straordinarie, interpretando il territorio con uno stile unico e inimitabile. Nel calice si presenta di colore rosso rubino scuro. Il quadro olfattivo ricorda i profumi di mirtillo, ribes rosso, mora selvatica, radice di liquirizia, erbe aromatiche della macchia mediterranea e cenni ombrosi di sottobosco. Il sorso è ampio, ricco, con un frutto maturo, tannini evoluti e perfettamente integrati nel corpo del vino. Intenso e persistente, chiude con un finale armonioso fresco e sapido. Imperdibile per gli amanti dei grandi rossi.