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Etna Rosso 'Pistus' I Custodi delle Vigne dell'Etna 2022
I Custodi delle Vigne dell'Etna

Etna Rosso 'Pistus' I Custodi delle Vigne dell'Etna 2022

Not available

20,50 
Awards
91 Veronelli

Features

Denomination

Etna DOC

Tipologia

Alcohol content

12.5 %

Format

75 cl Bottle

Filosofia produttiva

Indigenous yeasts, Independent Winegrowners, Natural

Additional Notes

Contains sulfites

ETNA ROSSO 'PISTUS' I CUSTODI DELLE VIGNE DELL'ETNA 2022 DESCRIPTION

L’Etna Rosso "Pistus" de I Custodi delle Vigne dell'Etna, una delle realtà più vive del vulcano più alto d’Europa nonché del consorzio I Vigneri, riportato in auge dall’opera Salvo Foti, è un vino di forte identità e frutto del caloroso suolo vulcanico. Il nome del vino rimanda alla parola “pestato”, così com’è la sensazione dell’uomo etneo dopo una giornata di duro lavoro.

Le viti Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio hanno un’età di oltre 10 anni e vengono allevate con il tradizionale alberello su un terreno difficile da lavorare, ma d’altronde la viticolturta è sacrificio. La tipologia del suolo è di tipo sabbioso e ricchissimo di minerali è sito sul versante Nord dell’Etna a oltre 600 metri di altitudine. La conduzione è organica, come previsto dal consorzio, nell’ottica di tutelare l’ambiente circostante. La vendemmia prevede una cernita accurata dei grappoli migliori, in modo tale da avere quanta più materia prima integra possibile. I lavori in cantina prendono avvio con la pigia diraspatura delle uve e proseguono con le fasi di vinificazione vere e proprie. La fermentazione è spontanea e avviane in vasche di cemento, con una macerazione sulle bucce di due settimane. L’affinamento si svolge per un periodo di 9 mesi all’interno delle stesse vasche di cemento utilizzate in fase di fermentazione.

L’Etna Rosso "Pistus" alla vista è di un color rosso rubino carico. Al naso è fruttato, di sottobosco e ciliegia croccante, balsamico e di pregevole speziatura. Il suo animo racchiude quello dei vini prodotti un tempo dai contadini della Muntagna, ovvero un carattere spigoloso, selvaggio, ma spontaneo. Al palato si rivela, quindi, in maniera unica e in modo intenso; rimane in equilibrio sul filo della freschezza, bilanciato da buoni e gradevoli tannini e da ritorni fruttati. Simbolo di fatica, ma di grande ristoro.