Il Friulano di Ferlat rappresenta un vino bianco che ben esprime il carattere del vitigno e del territorio da cui discende. Il Friulano costituisce uno dei vitigni più antichi ed emblematici del Friuli-Venezia Giulia, di cui è noto il caratteristico e piacevole retrogusto di mandorla. Fino al 2007, questa varietà autoctona era chiamata Tocai ma, a causa di un contenzioso giuridico con l’Ungheria che contestava l’eccessiva somiglianza e quindi possibile confusione con il proprio vino Tokaji, dovette cambiare il suo nome in Friulano.
Ferlat Friulano è prodotto con sole uve dell’omonima varietà autoctona, allevata a regime biologico certificato. Quando i grappoli hanno raggiunto la piena maturazione si procede alla raccolta e quindi alla diraspa-pigiatura. Il mosto così ottenuto viene sottoposto a un breve contatto con le bucce di circa 24 ore, seguito da una soffice pressatura. La conseguente fermentazione alcolica, condotta esclusivamente dai lieviti indigeni, si svolge in vasche di cemento, così come la successiva fermentazione malolattica spontanea. L’elevazione di qualche mese ha luogo negli stessi contenitori sulle fecce fini con periodici batonnage e precede l’imbottigliamento.
Alla vista, il Friulano Ferlat esprime un’intensa colorazione giallo paglierino tendente al dorato con riflessi verdolini. Al naso dominano descrittori fruttati e floreali quali gelsomino, fiori secchi, fiori di campo, frutta estiva e mandorla amara. Coerente il gusto, definito da morbidezza vellutata, ricca vena minerale e vivace freschezza, nonché da un gradevole e caratteristico finale ammandorlato. Suadente interpretazione di Friulano da abbinare a preparazioni di mare, paste e risotti saporiti o ricche torte salate.