Il Roero Rosso di Matteo Correggia è un vino nato sulla riva sinistra del fiume Tanaro a Canale d’Alba in provincia di Cuneo. La cantina è frutto di un lavoro attento della famiglia Correggia che inizia la sua attività con Giovanni Battista, inizialmente proprietario di un’azienda agricola sulle colline del Roero. Nel 1985 Matteo entra in attività, ereditando la passione per la produzione vitivinicola, ma con lo sguardo rivolto al futuro e all’innovazione: decide di lavorare per valorizzare il territorio del Roero fin a quel momento sottovalutato, coltiva rispettando i dettami dell’agricoltura biologica e segue stili di vinificazione tagliati sulle caratteristiche intrinseche dei vitigni autoctoni. Nel 1989 si avvicina alla filosofia della nascente Slow Food ed è in questo momento che conosce Coco Cano, artista avanguardista che creerà tutte le etichette delle bottiglie della cantina. Oggi i figli gestiscono l’attività in linea con gli insegnamenti del padre, perché nel tempo i suoi insegnamenti arrivino alla generazioni future.
I vigneti del Roero Rosso di Matteo Correggia crescono su terreni che hanno subito nel tempo numerosi cambiamenti dovuti al ritirarsi delle acque marine, fenomeno che ha comportato consistenti depositi di sabbia e ghiaia con sedimenti marini e pietra marnosa, creando le condizioni ideali per la produzione di vini eleganti e armoniosi. Il clima è continentale con estati calde e afose ed inverni rigidi, caratterizzati anche da copiose nevicate e gelate. L’intervento umano in vigna è ridotto al minimo e le coltivazioni sono inserite in un ecosistema variegato e florido che permette alla materia prima di sprigionare tutto il potenziale intrinseco. La vendemmia è manuale e viene effettuata tra la fine di settembre e i primi giorni di ottobre; in cantina macera in acciaio per circa 6-8 giorni e successivamente affina per 6 mesi in barrique di secondo passaggio.
Alla vista il Roero Rosso di Matteo Correggia appare di un rosso granato con riflessi intensi. Il bouquet di profumi è ampio e ricorda la violetta, i fiori essiccati e note di pepe bianco e erbe balsamiche; in bocca è avvolgente, elegante e inteso con un tannino ben presente e ben integrato alla beva. In abbinamento è consigliato con tagli di carne rossa della tradizione piemontese cucinata in umido e arrosto, pasta fresca ripiena condita con sughi elaborati; interessante anche con formaggi stagionati di latte vaccino. Prodotto da conservare nella propria cantina personale e consumare in occasione di ritrovi in famiglia per gustare un prodotto ambasciatore del territorio piemontese e dei suoi sapori più autentici.