Apollonis

Champagne Apollonis Michel Loriot è una Maison storica che si trova a Festigny, all’interno dell’area della Vallée de la Marne. La famiglia Loriot è presente in queste terre dalla fine del XVII secolo e da 12 generazioni si dedica alla coltivazione della vite. Saranno proprio Léopold Loriot e la moglie Palmyre Angelina Maximy ha installare il primo torchio nel borgo de Festigny nel 1903, un pezzo di storia della Champagne, ancora oggi conservato nelle cantine della Maison come memoria del passato. Il domaine conosce le prime difficoltà all’inizio del ‘900, quando l’arrivo in Champagne della fillossera distrusse buona parte dei vigneti, mettendo a rischio tutta la produzione. Leopold, prendendo spunto da quanto stava accadendo in Borgogna, fu tra i primi ad utilizzare la tecnica del portainnesto su piede di vite americana, un rimedio ancora oggi utilizzato in tutto il mondo.

La crisi degli anni ’20 con le uve pagate sempre meno, spinse la famiglia Lorion alla decisione di realizzare in proprio i vini e nel 1931 uscirono le prime bottiglie di Champagne con il marchio della Maison. Le generazioni successive continuarono su questa strada e nel 1977 Michel Loriot, con la moglie Martine Pierson, ha fondato l’attuale Maison unendo le sue due grandi passioni: lo Champagne e la musica. Convinto dell’influenza della musica anche nel mondo vegetale, Michel ha portato le sinfonie nelle vigne e in cantina, sperimentando un connubio che secondo le sue intenzioni dovrebbe rendere le piante più resilienti e donare più armonia ed equilibrio al vigneto e di conseguenza ai vini. Beethoven, Mozart, Brahms, Vivaldi, entrano così a far parte del mondo dello Champagne, traferendo le vibrazioni positive della musica al vino e contribuendo alla creazione di una magica energia positiva, che avvolge tutto il processo di elaborazione.

Oggi Michel e Martine sono aiutati nel lavoro dalla figlia Marie enologa e da suo marito Alban, responsabile della produzione, che continuano l’avventura iniziata nel lontano 1675. Il domaine ha un’estensione di sette ettari, suddiviso in una ventina di parcelle. Come da consuetudine della Vallée de la Marne, le vigne sono coltivate per 80% con Pinot Meunier, per il 18% con Chardonnay e per un 2% con Pinot Noir. La gestione agronomica è ispirata a principi di un’agricoltura sostenibile e la tenuta è certificata HVE (Haute Valeur Environnementale - livello 3). Gli interfilari sono inerbiti per favorire la biodiversità e per i trattamenti si utilizzano quasi esclusivamente prodotti approvati per l’agricoltura biologica.