Region | Borgogna (Francia) |
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Foundation Year | 1995 |
Vineyard hectares | 6.5 |
Address | les Rontes, 814 - 71960, Fuissé |
Château des Rontets si trova nella regione del Mâconnais, nella parte sud della Borgogna, in particolare nei pressi di Fuissé, area di produzione di straordinari vini bianchi a base di Chardonnay. Le origini della tenuta sono antichissime e risalgono addirittura al 1819. Da allora la proprietà è sempre restata nel patrimonio della stessa famiglia e nel 1995 Claire Varambon, con il marito Fabio Montrasi, ha deciso di dare nuova vita al domaine dedicandosi alla risistemazione delle vigne, con l’intento di produrre vini capaci di dar voce a un terroir altamente vocato. Oggi la tenuta possiede poco più di sette ettari di vigneti suddivisi in varie parcelle, ciascuna connotata da situazioni pedoclimatiche particolari.
La zona è caratterizzata dalla presenza dei rilievi rocciosi di Solutré et Vergisson, che con i loro 500 metri d’altitudine, segnano il profilo di un paesaggio vitato, che occupa un versante situato a un’altitudine compresa tra i 200 e i 300 metri sul livello del mare, con esposizione rivolta a sud-est e a est. I terreni sono costituiti da banchi di calcare molto simili a quelli presenti in Côte d’Or. La tenuta possiede un Clos di 5,6 ettari nel lieu-dit Les Rontets, una parcella di mezzo ettaro nel lieu-dit Pierrefolle e un ettaro di vigne nel lieu-dit Côte de Besset, nel territorio comunale di Saint-Amour. Dal 2005, tutti i vigneti sono gestiti secondo i principi dell’agricoltura biologica certificata Ecocert, nel massimo rispetto dell’ambiente e della biodiversità.
L’abbandono dell’utilizzo di sostanze chimiche in campagna è stata una scelta motivata dal desiderio di consentire alle piante di trovare un miglior equilibrio naturale e di poter contare su un suolo sano. Oggi i trattamenti si svolgono solo con utilizzo di rame, zolfo e preparati a base di erbe. Il territorio ha ritrovato la sua vitalità e ogni parcella si esprime con maggior carattere, mettendo in luce le sue particolarità. Tutte le nuove viti o il rimpiazzo delle fallanze provengono da una selezione massale delle migliori piante della tenuta. La densità degli impianti è di circa 8/10.000 ceppi per ettaro, in modo da favorire una forte competizione in vigna e una produzione con basse rese. Le vinificazioni sono semplici. Le fermentazioni avvengono in modo spontaneo solo con lieviti indigeni e i vini svolgono naturalmente la malolattica. Per la fase di fermentazione, così come per il successivo affinamento, si utilizzano botti di rovere francese di varie dimensioni, a secondo delle cuvée e delle caratteristiche dell’annata.