Domaine Gallety

La famiglia Gallety acquisisce nel 1974 una tenuta estesa su una superficie di 80 ettari e composta da vigne, alberi da frutto, foresta e macchia mediterranea, nel territorio del villaggio medievale di Saint-Montan, nel dipartimento dell’Ardeche: il Rodano scorre qui nel suo tratto meridionale, a due passi dalla porta della cantina. L’avvio di una produzione vitivinicola di qualità ha reso necessario un colossale lavoro di ristrutturazione dell’azienda agricola, con la selezione e l’impianto di nuovi vitigni e l’introduzione di un sistema di allevamento rigoroso, che si protrarrà nel tempo. Il Domaine è oggi composto da un vigneto a corpo unico che si sviluppa per 15 ettari intorno ad un edificio storico ed è condotto da Alain e suo figlio David-Alexandre, che da più di trent’anni condividono lo stesso amore per il vino.

Il Domaine Gallety ha sede in un distretto molto particolare, che segna il confine tra la sezione meridionale e quella settentrionale della Valle del Rodano: l’influsso del clima mediterraneo è qui ancora abbastanza avvertibile, con le temperature piuttosto elevate e le brezze umide a contrastare il freddo soffio del nordico Mistral, con la sua furia spesso dannosa per i giovani germogli. La tenuta è situata sulla riva destra del fiume, distesa su una piana dalla modesta altitudine e circondata dai boschi che si arrampicano sui rilievi più decisi. La proprietà mostra una esposizione a sud, verso il corso del fiume, e i terreni sono caratterizzati da suoli calcarei con coperture a matrice marnosa, originati da preistorici sedimenti marini. All’interno delle 14 diverse parcelle che compongono la vigna trovano dimora le varietà emblematiche locali: la bacca bianca è rappresentata da Grenache Blanc per circa il 50%, Marsanne per il 40% e infine Roussanne, provenienti da viti con un’età media di 40 anni; i vitigni a bacca nera sono equamente divisi tra Grenache Noir e Syrah, da piante di età molto differenti e che arrivano anche a 85 anni. Il sistema agronomico segue i principi dell’agricoltura biologica e le procedure di inerbimento dei filari, potature e vendemmie manuali.

In cantina le vinificazioni sono condotte in maniera separata per parcella e per varietale, in modo da riuscire a individuare e sottolineare le sottili differenze di terroir tra un’annata e l’altra. Le fermentazioni sono svolte spontaneamente dai lieviti indigeni e avvengono in vasca d’acciaio per i bianchi e vasche di cemento per i rossi. L’affinamento ha luogo sempre in contenitori d’acciaio per i bianchi, che vengono di norma filtrati, mentre si utilizzano vecchie botti di rovere per i rossi.