Olivier B

Olivier B è il profilo più misterioso ed enigmatico del mondo del vino francese, il vignaiolo senza volto della Valle del Rodano, il Duft Punk della viticoltura contemporanea. Di lui si conosce solo la silhouette in bianco e nero che campeggia in etichetta o qualche foto rigorosamente di spalle con addosso il classico cappello di paglietta. Si dice che sia un ex-consulente vinicolo con l’ambizione di dar vita al suo vino e alla sua cantina, un progetto personale che documenta passo a passo sul suo blog, tra ostacoli e riconoscimenti, tra batoste amorose e sfratti. Racconta sul web di essere giunto al capolinea, sobbarcato da debiti e senza una sede fisica dove vinificare. Il mondo virtuale è incontrollabile, enorme e a tratti pericoloso, ma sa anche tirare fuori il meglio di sé: la storia di Olivier gira, arriva fino al Le Monde, le richieste di vino aumentano e l’acquisto del nuovo capannone cessa di essere un miraggio.

Olivier inizia a vinificare a Villes-sur-Auzon, nella regione meridionale della Valle del Rodano, lontano però dai sommi giganti dello Chateauneuf  e ugualmente all’ombra dei grandi marchi di Provenza: una terra di mezzo, un incrocio di culture vinicole e sociali, ai piedi di un monte, famoso per vicende poetiche e sportive: il Mont Ventoux. Ai piedi del tetto di Provenza per eccellenza, alto 1900 metri, si trovano i 6 ettari di vigna di Olivier, gestiti in regime biologico, su suoli argillosi, calcarei e sabbiosi a un’altitudine media di 300 metri. Fermentazioni spontanee e basso interventismo per vini che rispecchino in maniera autentica il territorio di origine.

Il retro etichetta di Olivier B scavalca le convenzioni, non tiene conto delle informazioni tecniche, parla di altro, si estrania. Pensieri in progressione, sempre diversi  e personali che Olivier regala allo sconosciuto bevitore che si appresta a bere la sua bottiglia. La degustazione di un vino è per sua stessa natura soggettiva e la sovrabbondanza di informazioni in etichetta non lascerebbe spazio a sogni e pensieri e di conseguenza verrebbe meno la missione profonda di Olivier: regalare felicità à jamais, pour toujours.