Region | Veneto (Italia) |
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Foundation Year | 1898 |
Vineyard hectares | 204 |
Address | Via G. Campostrini, 24/b - 37029 Pedemonte (VR) |
Oenologist | Marco dell'Eva, Franco Bernabei |
Sartori è uno dei nomi più famosi del vino Veneto. Da oltre un secolo è presente nelle terre del veronese e ha contribuito in modo determinante alla crescita del territorio. La cantina si trova a Negrar, nel cuore della Valpolicella, la splendida area collinare a nord-ovest della citta di Verona. Tutto è nato dall’intraprendenza di Pietro Sartori, che sul finire dell’Ottocento gestiva una trattoria con mescita di vino. Ben presto cominciò anche a vendere vino sfuso in damigiane e bottiglie, dando vita a un’attività commerciale complementare alla ristorazione. Proprio la necessità di avere a disposizione sempre più vino per la vendita diretta, indusse Pietro ad acquistare i primi vigneti a Negrar e a trasformarsi da semplice commerciante in viticoltore e produttore.
Era l’inizio di un profondo cambiamento di rapida crescita dell’azienda, che produceva vino in Valpolicella e lo vendeva nell’ara di Brescia, Verona e nella Val d’Adige del Basso Trentino. Oggi Sartori possiede una vasta tenuta con proprietà in Valpolicella, a Soave e nella zona del Garda, che consente di produrre una vasta gamma di etichette, capaci di rappresentare un panorama molto rappresentativo del territorio: Valpolicella, Ripasso, Amarone Recioto, Soave, Bardolino, Bardolino Chiaretto. La cantina produce vini, che pur fedeli al territorio, possiedono uno stile e un respiro internazionale, in grado di soddisfare un pubblico sempre più vasto. Buona parte della produzione prende la via dell’estero, in particolare verso i mercati della Germania e nord Europa, dell’Inghilterra, degli Stati Uniti, della Russia e dell’Asia.
Nelle tenute aziendali si coltivano i vitigni classici di quest’area del Veneto, Corvina veronese, Corvinone, Rondinella Molinara in Valpolicella e a Bardolino, la Garganega a Soave e il Trebbiano di Lugana sul Garda. L’azienda si è poi espansa anche in Friuli Venezia Giulia, con l’acquisizione di Mont’Albano, un marchio del Grave del Friuli che produce vini biologici. Una nuova sfida e una nuova avventura, che porta in azienda competenze nell’ambito dell’agricoltura biologica, da utilizzare in futuro in altre tenute della proprietà.