Region | Borgogna (Francia) |
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Foundation Year | 2005 |
Vineyard hectares | 5 |
Annual production | 30.000 bt |
Address | Morgon Le Bas - 69910 Villié-Morgon (Francia) |
Oenologist | Karim Vionnet |
La cantina di Karim Vionnet rappresenta, attraverso l’eleganza della semplicità, una realtà giovane, dinamica e talentuosa situata a Villié-Morgon, tra le colline francesi del Beaujolais. Un astro nascente artigiano del Gamay che affonda la sua filosofia nella passione trasmessagli da niente di meno che Guy Breton (per cui Karim ha lavorato in passato), ossia uno dei pionieri del rinascimento stilistico di questa area vinicola storicamente votata alla quantità, rinata grazie all’attività del quartetto formato da Lapierre, Foillard, Thevenet e Breton stesso, rinominato tempo fa dalla stampa britannica “Gang of Four”.
Karim Vionnet inizia la sua avventura nel Beaujolais nel 2005, trasformandosi da panettiere a vignaiolo al servizio della terra di Morgon e village limitrofi e diventando in breve tempo uno dei più talentuosi e apprezzati winemaker artigianali di Gamay. Contro le standardizzazioni, Karim persegue una viticoltura di qualità che dona carattere ed eleganza ai suoi rossi che si rendono i manifesti fedeli degli andamenti climatici nelle diverse annate. In cantina vengono utilizzati esclusivamente lieviti indigeni per portare a secco le fermentazioni e sono bandite anche filtrazioni e chiarifiche.
I Beaujolais di Karim Vionnet si contraddistinguono per finezza e dinamismo e sono giocati sulla dicotomia tra ampia freschezza e fine sapidità, racchiusi in una ben cesellata cornice aromatica che riprende profumi di frutta rossa croccante e matura, fiori ed echi minerali. Grazie anche alla sua personalità dinamica e scherzosa Karim riesce a donare un’interpretazione contemporanea ai suoi Gamay: ad esempio il nome del suo Beaujolais Village “du Beur dans les Pinards”, attraverso un divertente gioco di parole, ricalca le sue origini magrebine utilizzando un termine “beur” - che nel gergo politico francese degli anni Ottanta indicava i nordafricani nati su suolo francese - affiancato a “pinard”, ossia vino rosso, per simboleggiare la sua fortunata avventura a Villié-Morgon.