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Il “Catarratto” di Calogero Caruana è un bianco artigianale realizzato con uno dei vitigni più diffusi d’Italia. Siamo in Sicilia, nel piccolo paese di Montallegro, vicino la splendida Riserva Naturale di Torre Salsa, in provincia di Agrigento, e qui, in un territorio ancora selvaggio e incontaminato, in piena macchina mediterranea, un giovane intraprendente e ricco di energia decide di dedicarsi alla coltura della vite su appena due ettari di terreno. Calogero Caruana, dopo diversi anni passati a lavorare in note cantine toscane, ha un’idea molto chiara: fare vino secondo modi e metodi artigianali, seguendo le antiche tradizioni contadine, curando la vigna senza invadenza e accompagnando il processo di trasformazione delle uve in vino come fosse più che un attore uno spettatore.
Il “Catarratto” pensato e prodotto da Calogero Caruana non è un vino banale: le piante da cui si origina il frutto hanno circa cinquant’anni e affondano le radici su un suolo sabbioso che poggia su roccia calcarea. I terreni sono perciò ideali per vini scorrevoli e sottili; le uve, inoltre, godono della vicinanza del mare di cui respirano le brezze saline. Al momento della vendemmia la raccolta è effettuata esclusivamente a mano e la fermentazione si svolge in acciaio con lieviti indigeni; in acciaio poi il vino sosta per alcuni mesi. Tutto è condotto perché ci sia la massima espressione del terroir e perché le caratteristiche note varietali del vitigno non siano alterate.
Calogero Caruana propone un “Catarratto” che arricchisce di note dorate un brillante giallo paglierino; al naso esplodono tutti i profumi del sud e della macchia mediterranea: sentori iodati si mescolano alla buccia pestata degli agrumi siciliani, i frutti sono maturi e a polpa gialla; il sorso è di dissetante freschezza, gustoso, quasi succoso, accompagnato da un’immancabile salinità di fondo. Se volete sperimentare un abbinamento, provatelo con le tipiche sarde a beccafico siciliane!