Bodegas Piedra

A Zamora, nella comunità autonoma della Castiglia e Leon, la realtà produttiva Bodegas Piedra opera nel segno della sostenibilità per realizzare espressioni autentiche del territorio che hanno nella denominazione Toro il proprio centro nevralgico. La tenuta ha avuto origine nel 1968 all’interno della Vallesa de la Guareña dal sogno della famiglia Piedra di produrre vini di qualità eccellente. Tale volontà si è concretizzata attraverso la combinazione tra le moderne tecnologie e conoscenze del settore e il profondo legame con l’areale.

La piattaforma varietale a disposizione di Bodegas Piedra comprende il Verdejo, la Malvasia Castellana, l’Albillo Real, la Garnacha e, soprattutto, la Tinta de Toro, biotipo locale di Tempranillo che dà il nome alla denominazione Toro. I vigneti, per lo più molto vecchi, si estendono su circa 40 ettari condotti a regime biologico certificato su terreni rocciosi di origine alluvionale, poveri in sostanza organica, caratterizzati da una presenza variabile di argilla e sabbia. Il clima è continentale, influenzato dalle correnti atlantiche che determinano importanti escursioni termiche tra il giorno e la notte. A seguito della vendemmia si procede con le vinificazioni in bianco, rosato o rosso tramite fermentazioni a temperatura controllata in vasche di acciaio inox oppure in barrique di diverse varietà di legni, come il rovere e il ciliegio, seguite da invecchiamenti più o meno prolungati nelle stesse tipologie di contenitori vinari.

Obiettivo della realtà vitivinicola Bodegas Piedra è quello di offrire una gamma ampia e variegata di vini in grado di venire incontro alle diverse esigenze dei consumatori, fondata sulle Denominacion de Origen Toro e Rueda. Le etichette più prestigiose sono i rossi Toro ‘Lagarona Tinto’ e Toro ‘Paredinas’, interpretazioni piene e strutturate dall’intenso profilo aromatico speziato, vere manifestazioni della denominazione. La cantina realizza poi vini bianchi, rosati e rossi più accessibili e immediati, prodotti senza solfiti aggiunti ed escludendo trattamenti enologici invasivi.