Region | Languedoc Roussillon (Francia) |
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Vineyard hectares | 22 |
Annual production | 85.000 bt |
Address | Clos Marie, Rte de Cazeneuve - 34270 Lauret (France) |
Oenologist | Christophe peyrus |
Clos Marie è una tenuta che si estende nel comune di Lauret, un angolo di gran rilievo paesaggistico del Languedoc: gestita da Marie Julien è stata ereditata sul finire degli anni Novanta dalla nipote Françoise Julien, che ora la conduce insieme a suo marito Christophe Peyrus. Da allora la cantina è progressivamente cresciuta in visibilità tra i produttori della regione, grazie al meticoloso e preciso lavoro intrapreso sia in vigna che in cantina.
Il vigneto del Clos Marie si estende per 20 ettari nel territorio del Pic Saint-Loup, una vetta a forma di goccia che si innalza fin oltre la quota di 650 metri all’interno del complesso delle Cevennes: la catena montuosa occupa la parte meridionale del Massiccio Centrale, allungandosi parallela alla costa mediterranea da sud-ovest verso nord-est e costituisce lo spartiacque fra i bacini della Garonna, a occidente, e del Rodano, a oriente. I terreni sono piuttosto variegati, di origine fluviale e tendenzialmente marnosi, disseminati di ghiaioni sopra suoli di natura calcarea. Fin dal 1995 le viti vengono allevate seguendo i precetti dell’agricoltura biodinamica, dettaglio che vale a Cristophe e Françoise il titolo di pionieri della sostenibilità ambientale e della ricerca della qualità a tutti i costi. Impianti dei soli vitigni autoctoni scelti per selezione massale, potatura secondo l’antico sistema dell’alberello e fitta densità d’impianto pari a 9.000 ceppi per ettaro sono i passaggi che hanno consentito al domaine di diventare uno dei più reputati all’interno della piccola e giovane denominazione Pic-Saint-Loup, se non dell’intero Languedoc. La tradizione è ben rispettata per le bacche nere, con Grenache, Syrah, Mourvedre e Carignan; e ancor più locali appaiono le varietà a bacca bianca: Roussanne e poi piante secolari di Grenache Blanc, Grenache Gris, Clairette e Maccabeu, la cui conservazione richiede un sincero rispetto per l’ambiente.
Christophe Peyrus e Françoise Julien lavorano nella cantina del Clos Marie con la stessa delicatezza che dedicano alla vigna. Le fermentazioni alcoliche sono condotte unicamente dai lieviti autoctoni, così come le fermentazioni malo-lattiche hanno svolgimento spontaneo. Dosi minime di solforosa sono eventualmente utilizzate solo all’imbottigliamento e il vino viene maneggiato il meno possibile, generalmente con un solo travaso. Maturazioni pazienti in legno, indicativamente dai 12 ai 36 mesi, consentono di apportare la giusta struttura ai vini, evitando filtrazioni e stabilizzazioni: tutte le creazioni hanno espressione tipicamente mediterranea e sono giocate sull’estrema finezza e la riconoscibilità aromatica di un grande terroir.