Region | Piemonte (Italia) |
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Foundation Year | 1971 |
Vineyard hectares | 13 |
Address | Via Farigliano, 23 - 12061 - Carrù (CN) |
Poderi Cellario racconta una storia familiare che inizia nel 1971 con Giampietro, che per primo iniziò a vinificare le sole varietà autoctone piemontesi, e procede oggi con la terza generazione rappresentata da Fausto e Cinzia, ancora nel solco della tradizione viticola locale. La cantina ha sede in Carrù, nel cuore della provincia di Cuneo e la proprietà si estende su 30 ettari divisi in cinque differenti vigneti, che vanno a coprire l’area meridionale delle Langhe. La viticoltura è integrata dalla coltivazione di alcuni noccioleti e parti lasciate a bosco.
Le radici di Poderi Cellario sono profondamente piemontesi, a partire dalle varietà autoctone allevate: la bacca nera più importante della zona, per cominciare, che vale alla famiglia il soprannome di “Dolcetto specialists”. Presenti certamente anche il Nebbiolo e la Barbera, mentre le bacche bianche principali sono rappresentate da Favorita e Nascetta, di cui Fausto è stato uno dei più ardimentosi difensori, recuperando anche altri vitigni minori. Le uve sono allevate secondo i principi dell’agricoltura biodinamica, con l’utilizzo dei preparati cornosilice e cornoletame e le operazioni, in vigna come in cantina, seguono l’andamento lunare. I pendii collinari sono i più prossimi alle Alpi Marittime, ad una altitudine media intorno ai 400 metri sul livello del mare e presentano una serie differente di suoli. Dogliani rivela un terreno rosso per l’alta percentuale di ferro, mentre la frazione di San Luigi possiede una terra mista di arenaria e marna, con parti rossicce; Farigliano mostra una terra calcarea e povera, con presenza di marne di Sant’Agata Fossili, le stesse che si ritrovano nella Langa del Barolo; Carrù e Piozzo, infine, posti sulla riva sinistra del Tanaro, hanno terre ferrose e argillose, ma con un profondo strato di sabbia sottostante. Leguminose e graminacee vengono piantate periodicamente per riequilibrare le sostanze nutritive tra i filari.
La cantina di Poderi Cellario è una fucina di creatività in cui si realizza una vasta gamma di etichette: dai rossi e bianchi fermi, ai rifermentati con metodo ancestrale, fino al metodo classico, tutte le tipologie sono soddisfatte. Le vinificazioni prevedono l’utilizzo dei soli lieviti indigeni e fermentazioni spontanee, bassissimo se non nullo l’uso della solforosa e nessuna operazione di filtrazione, né chiarificazione o stabilizzazione chimica. Assecondando la natura dei vitigni, gli affinamenti possono svolgersi in acciaio come in legno o cemento, all’interno della struttura o addirittura all’aperto. Emblematica fra le diverse produzioni è forse la linea È, imbottigliata in vetro trasparente da un litro.