Villa Calicantus

Sul versante veneto del Lago di Garda, nel cuore della zona viticola del Bardolino Classico, la piccola realtà artigianale Villa Calicantus si dedica con passione e amore alla valorizzazione del Bardolino, vino tradizionale del veronese. I coniugi Chiara e Daniele coltivano circa 8 ettari di vigne, localizzate in tre delle migliori colline dell’areale, da cui ricavano una produzione di appena 30.000-40.000 bottiglie annue a seconda dell’annata. Dal 2011 la cantina lavora in biologico e tre anni più tardi è avvenuta la conversione all’agricoltura biodinamica. Perseguendo una viticoltura altamente qualitativa e al contempo sostenibile, Villa Calicantus intende condurre il Bardolino alla celebrità enoica.

I vigneti di proprietà sono distribuiti nelle colline più alte, circondate da boschi e oliveti, su terreni di origine morenica. Le varietà coltivate sono quelle autoctone del veronese, vale a dire Corvina, Rondinella e Molinara. In accordo alle pratiche previste dall’agricoltura biodinamica, in campo si utilizzano unicamente basse dosi di rame e zolfo nella lotta agli agenti patogeni, supportati dall’impiego di tisane di erbe varie, escludendo qualsiasi sostanza chimica di sintesi. Inoltre, le diverse lavorazione e l’applicazione dei preparati biodinamici seguono il calendario lunare. Allo scopo di esaltare l’espressione unica del terroir, le vinificazioni sono parcellari, così che ogni vigna possa comunicare le proprie intrinseche caratteristiche, mentre l’interventismo enologico è minimo, senza utilizzo di lieviti selezionati e senza esecuzione di chiarifiche o filtrazioni.

La selezione di vini comprende un rosato rifermentato in bottiglia, un rosato fermo Chiaretto e tre diversi Bardolino da singoli vigneti. Affianco all’attività vitivinicola, Villa Calicantus si dedica all’ospitalità tramite un piccolo agriturismo che permette di degustare le varie etichette assaggiando i gustosi prodotti locali. Il calicanto, che dà il nome alla cantina, è una pianta originaria dell’Asia il cui appellativo, derivante dal greco, significa “fiore d’inverno”, in riferimento alla straordinaria capacità dell’arbusto di fiorire anche nei mesi più freddi.