Feral

Region Trentino (Italia)
Address Località Maso Parti 2A - 38017, Mezzolombardo (TN)
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Nel cuore delle Dolomiti italiane nasce Feral, una giovane startup innovativa che ha deciso di esplorare un territorio ancora poco battuto nel panorama enogastronomico nazionale: quello dei fermentati botanici analcolici, anche detti ‘proxy’. Fondata ufficialmente nel 2023 da Maddalena Zanoni, Sebastiano Pontalti e Andrea Frigerio, la realtà Feral si pone l’obiettivo di creare prodotti unici, in grado di evocare le complessità sensoriali del vino senza l’impiego di alcol. Il fermentificio si trova tra Trento e Bolzano, in una zona storicamente vocata alla viticoltura, e si distingue per un approccio sperimentale e multidisciplinare, unendo competenze provenienti dal mondo della microbiologia, della gastronomia e della fermentazione artigianale. L’idea alla base del progetto è nata dal desiderio di riscoprire e valorizzare ingredienti spesso dimenticati, trasformandoli in esperienze gustative complesse attraverso processi di fermentazione naturale.

Il cuore della produzione di Feral risiede nella selezione e lavorazione delle materie prime. Gli ingredienti principali sono le barbabietole, provenienti da coltivazioni biologiche in Germania, scelte per la loro qualità e il loro profilo aromatico. Il processo produttivo prevede una fermentazione lattica controllata, ottenuta grazie a ceppi selezionati di micro-organismi che sviluppano acidità e struttura senza produrre alcol. A questa fase segue la macerazione con un’accurata combinazione di erbe, spezie, radici e legni, capaci di conferire profondità e complessità al prodotto finale. Le varianti attualmente disponibili partono da una base di barbabietola bianca o barbabietola rossa con ciliegia, a cui si aggiungono tantissimi aromi diversi: con luppolo, pepe di Szechuan, bacche di ginepro, zenzero, barbabietola rossa con pepe nero, timo… Ogni combinazione è studiata per offrire una bevanda dal profilo gustativo articolato, capace di abbinarsi a contesti gastronomici raffinati.

Un prodotto Feral non è né un vino né un soft drink, ma una categoria a sé stante. L'unicità del progetto lo ha reso particolarmente interessante per il settore della ristorazione gourmet, che ha accolto con entusiasmo questi prodotti innovativi. Alcuni dei primi ristoranti a credere in Feral sono stati il Joia di Pietro Leemann a Milano e il bistrot dello chef Alfio Ghezzi a Rovereto, che hanno visto nei fermentati botanici una valida alternativa alle bevande alcoliche. Le bottiglie, scure per proteggere il contenuto dall’ossidazione, sono pensate per offrire un’esperienza degustativa lenta e meditativa, più simile a quella del vino rispetto a un classico soft drink. Con il loro profilo aromatico ricco, le note speziate e la struttura complessa, i Feral Drinks invitano a una nuova modalità di consumo, celebrando il piacere della convivialità con un prodotto innovativo, naturale e profondamente legato alla tradizione della fermentazione.

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The bottles of Feral
19,00 
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