Il simbolo delle Quattro Viti AIS rappresenta il massimo riconoscimento attribuito alle espressioni enologiche italia nei da parte dell’Associazione Italiana Sommelier , pubblicato nella celebre guida annuale Vitae. Questo prestigioso premio segnala i “vini di eccellente profilo stilistico e organolettico”, secondo la definizione riportata nelle guida, cioè quelle produzioni valutate da una commissione di sommelier con un punteggio di oltre 91 punti su scala centesimale. L’obiettivo di questo premio e della pubblicazione della guida Vitae è quello di valorizzare le eccellenze dell’ampio panorama vitivinicolo italiano, segnalando le espressioni più interessanti e imperdibili di ogni regione, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia.
Il simbolo delle Quattro Viti AIS rappresenta il massimo riconoscimento attribuito alle espressioni enologiche italia nei da parte dell’Associazione Italiana Sommelier , pubblicato nella celebre guida annuale Vitae. Questo prestigioso premio segnala i “vini di eccellente profilo stilistico e organolettico”, secondo la definizione riportata nelle guida, cioè quelle produzioni valutate da una commissione di sommelier con un punteggio di oltre 91 punti su scala centesimale. L’obiettivo di questo premio e della pubblicazione della guida Vitae è quello di valorizzare le eccellenze dell’ampio panorama vitivinicolo italiano, segnalando le espressioni più interessanti e imperdibili di ogni regione, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia.
Il principale obiettivo dell’AIS è quello di “promuovere la conoscenza e il consumo responsabile dei vini e di altre bevande alcoliche”. La pubblicazione di una guida al vino italiano, elaborata e redatta da una commissione di esperti sommelier, risponde a questo scopo. A partire dall’annata 2016 è stata quindi creata la guida Vitae, frutto di un lungo lavoro di assaggio e valutazione di vini italiani provenienti da ogni regione. L’aspetto più interessante di questa guida riguarda la segnalazione delle produzioni enologiche migliori, a cui viene assegnato un simbolo secondo questa scala:
Per offrire un quadro esaustivo e quanto più possibile completo del vasto panorama italiano, ogni anno vengono presentati oltre 15.000 vini, prodotti da circa 2.000 cantine. Si tratta di numeri importanti e molto significativi, ottenuti grazie ad un lavoro ingente di studio, scoperta e degustazione.
I campioni degustati vengono valutati in base a diversi parametri, raggruppabili in tre differenti fasi della degustazione: visiva, olfattiva e gusto-olfattiva. Quei campioni che, oltre ad avere dimostrato coerenza tra le varie fasi della degustazioni, hanno rivelato anche un eccellente livello qualitativo, rispondono perfettamente al parametro definito dal concetto di armonia. Secondo questo concetto un assaggio può essere definito come: poco armonico / abbastanza armonico / armonico. In quest’ultimo caso siamo di fronte ad un eccellenza che merita di superare i 91 punti in scala centesimale.
Essendo assegnati da sommelier professionisti, i premi pubblicati nella guida sono molto autorevoli e richiamano l’interesse di appassionati e operatori del settori. Ogni anno migliaia di produttori attendono con ansia le anteprime e l’uscita delle guida per scoprire quali espressioni enologiche sono entrate nel podio delle eccellenze italiane secondo la più celebre, storica e conosciuta associazione italiana di sommelier.
La guida Vitae, pubblicata ogni anno in autunno, premia espressioni di ogni regione italiana; siano esse prodotte da cantine grandi e prestigiose come cantina Antinori oppure da piccoli produttori ancora poco conosciuti. Il fascino del panorama vinicolo italiano consiste infatti principalmente nella varietà, intensa come differenza e alternanza di: regioni, terroir, vitigni autoctoni, microclimi e produzioni. Ogni regione italiana viene passata in rassegna nella guida e ogni pagina viene dedicata ad un diverso produttore, rispettando l’ordine alfabetico. Oltre ad un cappello introduttivo dedicato alla presentazione della cantina, le etichette recensite riportano il voto assegnato, espresso con i simboli della vite, e sono descritte nelle loro qualità visive, olfattive e gustative, con una proposta finale di abbinamento.
Non solo i grandi campioni come Brunello di Montalcino, Amarone, Barolo o Franciacorta possono raggiungere il punteggio massimo, ma anche tipologie meno conosciute e blasonate, dalla storia più recente; per fare qualche esempio: Primitivo di Manduria, Aglianico, Nero di Troia, Lambrusco, Teroldego ecc… Nell’edizione 2019 è stato premiato per la prima volta un Trebbiano Romagnolo, vitigno un tempo considerato minore e oggi rivalutato. Ha dimostrato infatti di potere dare viti a grandi bianchi, se interpretato correttamente e vinificato nel modo migliore. La guida non si limita solo a premiare le eccellenze con il simbolo delle Quattro Viti, ma può assegnare anche altri tre simboli che hanno riscosso grande interesse tra gli appassionati:
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