Il "Novecento" è il secolo in cui Contratto conquista i mercati ed è anche il più prezioso gioiello prodotto dalla cantina. Si tratta di uno Spumante Metodo Classico Pas Dosè che affina per ben 7 anni sui lieviti, svelando una stoffa elegante, decisa e maestosa, di inaspettata e straordinaria freschezza e mineralità, avvolta in un suadente bouquet di frutta secca, miele, erbe balsamiche, scorze di agrumi e crosta di pane
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Lo Spumante Metodo Classico Pas Dosè “Cuvée Novecento” di Contratto è l’ennesimo grande risultato di una storia d’amore tra un territorio come l’Alta Langa e una filosofia produttiva come quella spumantistica. All’interno della cantina, da poco riconosciuta come patrimonio dell’Unesco, si attende il lento formarsi di quel corpo e di quel gusto che fanno del “Cuvéè Novecento” un vino da non farsi mancare nella propria collezione.
Il “Cuvée Novecento” Pas Dosè Metodo Classico Spumante di Contratto nasce dall’unione di uve Pinot Nero e Chardonnay, rispettivamente con quantità pari al 70% e al 30%. Situati a Loazzolo, i vigneti di circa 30 anni godono delle uniche caratteristiche di questo territorio e affondano le radici in terreni dalla trama sabbiosa e calcarea ad un’altitudine di circa 550 metri. Ultimata la meticolosa vendemmia il lavoro passa in cantina dove si attende la prima fermentazione utilizzando lieviti indigeni, seguita dalla seconda fermentazione in bottiglia come richiede il Metodo Classico. Si passa poi ad un lungo affinamento di 7 anni che contribuirà a regalare la tenace struttura che una volta assaporata, sarà difficile da dimenticare.
Il Pas Dosè Spumante Metodo Classico “Cuvée Novecento di Contratto una volta versato nel bicchiere si dichiara agli occhi con un regale giallo dorato e una bollicina finissima ma dall’eterna persistenza. I sentori che ammaliano il naso sono i classici del Metodo Classico, qui portati a livelli di commovente finezza. Miele, crosta di pane e dattero si legano perfettamente alla delicatezza di note di fiori secchi sostenuti dalla fresca forza di scorza di agrumi. Portato al palato si viene colpiti dal continuum di sapori con cui poco prima ci si era rinfrancati il naso. Di un’ampiezza regale il sorso sembra non voler mai abbandonare le nostre papille, merito della mineralità e della freschezza che in 7 lunghi anni hanno saputo pazientemente affinarsi e fondersi. Uno Spumante che non può non far nascere la curiosità di chi ama vini dalla complessa ricchezza aromatica, che ci spinge a stappare la bottiglia anche grazie all’invitante sguardo della donna in etichetta.
Giallo dorato con bollicina finissima e persistente
Note di frutta secca, scorza di agrumi, fiori secchi, miele, pan brioche e crosta di pane
Maestoso, raffinato e ricco, intenso e deciso, di grande freschezza e mineralità