Whisky Giapponese

Accanto al famoso Sakè, il Giappone vanta una secolare produzione di Whisky. Nonostante il famoso distillato di cereali sia noto alla cultura nipponica dal 1870, ci sono oggi una decina di distillerie che lo producono con risultati straordinari e unici. La perfezione maniacale e la continua ricerca dei dettagli tipica dei giapponesi ha trovato la massima applicazione nella realizzazione di questo prodotto altamente plasmabile. L’eco di tale esperienza giunge in occidente da oltreoceano, facendo sì che i migliori Whiskey giapponesi si pongano - al pari dei migliori Single Scotch - ai vertici delle classifiche internazionali, con consumi in continua crescita.

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Accanto al famoso Sakè, il Giappone vanta una secolare produzione di Whisky. Nonostante il famoso distillato di cereali sia noto alla cultura nipponica dal 1870, ci sono oggi una decina di distillerie che lo producono con risultati straordinari e unici. La perfezione maniacale e la continua ricerca dei dettagli tipica dei giapponesi ha trovato la massima applicazione nella realizzazione di questo prodotto altamente plasmabile. L’eco di tale esperienza giunge in occidente da oltreoceano, facendo sì che i migliori Whiskey giapponesi si pongano - al pari dei migliori Single Scotch - ai vertici delle classifiche internazionali, con consumi in continua crescita.

Storia del Whisky in Giappone

Non si sa con esattezza quando nacque in Giappone l’arte della distillazione dei cereali. Si pensa che già nel 1870 ci fossero gruppi di appassionati che si dilettavano a produrre, consumare e vendere occasionalmente la famosa bevanda ambrata. Alcuni soldati americani furono i primi nel 1918 ad assaggiare una sorta di Whisky, detto Queen George, che assomigliava molto a quello realizzato nel Regno Unito.

Tuttavia, la nascita vera e propria del pregiato Whisky giapponese è associabile a due grandi figure: Masataka Taketsuru e Shinjiro Torii. Il primo è definibile come il padre fondatore perché fu il primo ad apprendere e rielaborare la tecnica. Figlio di noti produttori di sakè, studiò chimica a Glasgow e approfondì i metodi di produzione locali a Campbeltown. Fu assunto pochi anni più tardi proprio da Shinjiro Torii, fondatore della Kotobukiya (rinominata in seguito Suntory), la prima compagnia di produzione industriale di liquori e gin giapponesi a livello internazionale. Nel 1924 acquistò la prima distilleria a Yamakazi, nei pressi di Kyoto, stregato dalla purezza dell’acqua locale. Non a caso, infatti, anche il famoso maestro del tè, Sen No Rikyu, costruì qui la sua tenuta. Taketsuru divenne il direttore della distilleria e applicò le sue conoscenze studiate in Scozia, adattandole alle condizioni climatiche e ai terreni locali per creare una versione di Scotch giapponese. In realtà Masataka aveva individuato nella incontaminata, fredda e boschiva Hokkaido il luogo ideale per ricreare le atmosfere e le condizioni della sua amata Scozia. Tuttavia Shinjiro continuava a preferire la popolosa e facilmente raggiungibile zona dove aveva fondato la sua distilleria, soddisfando quell’alta richiesta di vendita di Whisky giapponese presente in quegli anni. Così i due si divisero e nel 1934 Masataka fondò nell’Hokkaido la distilleria Dai Nippon Kaju, nota oggi in tutto il mondo come Whisky Nikka.

Differenze tra Whisky Giapponese e Whisky Scozzese

Nonostante si dica spesso che il modello nipponico sia una copia dello Scotch, in realtà bisogna contestualizzare il fatto che il Whisky Giapponese è sbocciato in una terra diversa, unica e fertile, plasmato negli anni dall’ingegno e dalla perfezione zen dei giapponesi, che, forti dell’esperienza ultracentenaria del Saké, hanno dato vita ad un prodotto originale e unico, in grado di competere oggi con l’intramontabile whisky scozzese, con cui esistono molte differenze:

  • La prima sostanziale differenza è che in Giappone ci sono circa una decina di distillerie, mentre nel nord della Gran Bretagna superano di gran lunga le centinaia.
  • La seconda differenza è l’approccio di produzione. I giapponesi hanno una visione perfezionistica e curano tutto nel dettaglio, cercando di far emergere l’armonia e l’equilibrio. Dunque, non si concentrano solamente sui Whisky Single Malt, tipico invece dei britannici, ma utilizzano principalmente blend per ricercare la formula perfetta. In Scozia c’è una grande attenzione alla purezza e all’eleganza, credono infatti che i Single Malt siano tra i più nobili prodotti.
  • Una terza differenza è data dall’utilizzo della torba. In alcune aree delle Islay e dello Speyside alcune distillerie amano le note affumicate della torba e non riescono a non impiegarle. Oltre a questa preferenza c’è anche una questione ambientale dovuta al fatto che risulta complicato reperire alberi nelle isole. È invece difficile trovare dei whisky giapponesi torbati Esistono infatti whisky che presentano un leggero tocco affumicato apportato dalla torba, dato per aggiungere una piccola sfumatura al risultato finale ma senza che sia il protagonista della scena.
  • Un’ulteriore punto da tenere in considerazione è di origine culturale e produttiva: i giapponesi sono pionieri nella conoscenza e nella produzione di lieviti, questo grazie alla loro esperienza ultracentenaria nella produzione di Sakè, che ovviamente gli scozzesi non hanno. Ogni distilleria in Giappone possiede infatti la propria combinazione di lieviti che custodisce gelosamente e che gli permette di osare durante le fermentazioni.
  • L’affinamento in legno per i Giapponesi è l’ennesimo esempio di perfezione zen. Dietro ogni bottiglia, c’è uno studio minuzioso in grado di far variare ogni batch di pochi millimetri di sapore, componendo piccoli puzzles di aromi. Vengono utilizzate botti ex bourbon, ex sherry, vecchie botti impiegate nel vino, ma soprattutto leggendarie botti realizzate con la quercia di Mizunara. In grado di rilasciare sentori balsamici di incenso, eucalipto, anice e mirra. Questa quercia insolita impiega ben 200 anni per crescere fino all’età del taglio.
  • Infine, molte distillerie giapponesi nascono in montagna, dove l’aria pura e pulita, la massiccia presenza di natura e il clima rigido ricordano gli straordinari paesaggi delle Highlands.

Whisky Giapponese: migliori bottiglie e prezzi

Proveniente da una delle zone più rinomate ed eleganti del mondo per la produzione di questa tipologia di distillati, su Callmewine puoi trovare la nostra selezione di Whisky giapponesi in vendita online, con alcune delle distillerie più pregiate del paese. L’attenzione certosina del popolo nipponico nella produzione di questo distillato lo rende mediamente costoso. Scopri il prezzo del Whisky giapponese e acquistalo subito su Callmewine seguendo nostre offerte speciali. Lasciati guidare dai consigli dei nostri esperti nella scelta più adatta per te. Riuscirai ad assaporare i migliori whisky giapponesi a prezzi imbattibili.

Tra i migliori produttori di whisky giapponese si ricordano:

- Nikka, punto di riferimento della storia e della cultura del whisky giapponese

- Kensei, grande produttore di Blended del Sol Levante

- White Oak Distillery, una piccola distilleria capace di produrre whisky giapponesi di altissima qualità ed espressività