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Taurasi

Nel cuore del territorio irpino, in provincia di Avellino, sorge una delle massime espressioni enologiche del meridione italiano: il Taurasi. Definito come il Barolo del Sud per la sua straordinaria classe e capacità di invecchiamento, è un vino rosso corposo, austero, pieno e persistente, considerato tra le più grandi e famose interpretazioni dell’Aglianico campano. Il disciplinare del vino Taurasi DOCG, istituito nel 1993, prevede un affinamento di almeno 3 anni, di cui 12 mesi in legno, che sale a 4 anni, di cui almeno 18 mesi in legno, per la tipologia Taurasi Riserva. Il suo nome deriva dall’antica città di Taurasia, piccolo borgo che venne raso al suolo dai Romani durante le cruenti guerre contro gli Irpini. Il Taurasi si può dunque definire come un leggendario vino rosso di antica tradizione, che racchiude in ogni sorso un pezzo di storia e di cultura della regione Campania. Scopri le diverse interpretazioni del vino Taurasi attraverso l’ampia gamma in vendita online su Callmewine!

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93 -@@-7-Robert Parker
5 -@@-3-Bibenda
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29,00 
3 -@@-2-Vitae AIS
92 -@@-8-Wine Spectator
89 -@@-5-Veronelli
93 -@@-7-Robert Parker
21,50 
4 -@@-3-Bibenda
2 -@@-1-Gambero Rosso
90 -@@-9-James Suckling
90 -@@-5-Veronelli
30,00 
5 -@@-3-Bibenda
92 -@@-10-Wine Enthusiast
3 -@@-2-Vitae AIS
91 -@@-7-Robert Parker
45,00 
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4 -@@-2-Vitae AIS
2 -@@-6-Slowine
69,50 
94 -@@-7-Robert Parker
4 -@@-3-Bibenda
39,00 

Nel cuore del territorio irpino, in provincia di Avellino, sorge una delle massime espressioni enologiche del meridione italiano: il Taurasi. Definito come il Barolo del Sud per la sua straordinaria classe e capacità di invecchiamento, è un vino rosso corposo, austero, pieno e persistente, considerato tra le più grandi e famose interpretazioni dell’Aglianico campano. Il disciplinare del vino Taurasi DOCG, istituito nel 1993, prevede un affinamento di almeno 3 anni, di cui 12 mesi in legno, che sale a 4 anni, di cui almeno 18 mesi in legno, per la tipologia Taurasi Riserva. Il suo nome deriva dall’antica città di Taurasia, piccolo borgo che venne raso al suolo dai Romani durante le cruenti guerre contro gli Irpini. Il Taurasi si può dunque definire come un leggendario vino rosso di antica tradizione, che racchiude in ogni sorso un pezzo di storia e di cultura della regione Campania. Scopri le diverse interpretazioni del vino Taurasi attraverso l’ampia gamma in vendita online su Callmewine!

L’Irpinia rossa raccontata dal Taurasi

È diventato quasi banale parlare della Campania come una delle più illustri e vocate regioni d’Italia per quanto concerne il mondo della viticoltura. Basta soltanto approcciarsi ad uno dei vini campani per capirne il valore e rimanere sbalorditi. Infatti, proprio in questo territorio si producevano i più grandi vini dell’antica Roma, che ancora oggi mantengono il fascino di quella lunga tradizione che li lega al passato. Una storia che risplende nella grande varietà di vitigni e di zone di produzione che si contano in questo luogo.

Tra le più rinomate non si può non citare l’Irpinia, sede delle più prestigiose DOCG dell’intero Meridione e rappresentante per eccellenza della viticoltura campana. Tra l’areale di produzione dell’antico vino Fiano di Avellino e del minerale vino Greco di Tufo si estende la prestigiosa zona del Taurasi, che abbraccia entrambi i territori estendendosi fino alle prime dolci colline che confinano con Benevento. Qui si produce l’unico vino rosso DOCG della zona a partire dal più simbolico vitigno del Sud, l’Aglianico, che proprio in Irpinia ha posto le radici nella sua più prestigiosa dimora e riesce ad esprimere al meglio le sue potenzialità attraverso vini rossi unici e longevi.

Ci troviamo in un’area geografica particolarmente fertile, attraversata dal fiume Calore, composta da colline con substrati diversi di argilla, rocce, calcare e sabbie, caratterizzata da forti escursioni termiche e accarezzata dalle leggere brezze marine che si alzano dal Mar Tirreno. Qui nasce il vino Taurasi DOCG dal carattere intenso, robusto e ampio, che in gioventù risulta ancora acerbo e dal tannino scalpitante, e che soltanto dopo un lungo affinamento in legno e in bottiglia può raggiungere altissimi livelli qualitativi. Grazie alla sua longevità e alla sua importanza è nominato anche “Barolo del Sud”. Infatti, si dice che l’Aglianico stia al Taurasi come il Nebbiolo stia al Barolo. Tra i 17 comuni che concorrono a realizzare questa varietà si annotano quelli di Montemarano, Mirabella, Montefalcione e Lapio, di cui soltanto gli ultimi due condividono un’altra denominazione, quella del Fiano di Avellino.

Un grande rosso della Campania: il vino Taurasi DOCG

Tra le più importanti espressioni italiane un posto alla tavola dei grandi vini rossi è riservato sicuramente al Taurasi, una talentuosa star del territorio del sud, l’orgoglio della provincia di Avellino e l’anima mediterranea e ricca della Campania. Si tratta di un vino rosso da invecchiamento che soltanto dopo un lungo affinamento rivela la sua stoffa da fuoriclasse.

Si presenta con un manto aristocratico tinto da un color rubino tendente al granato, impenetrabile e profondo, caratteristica intrinseca del vitigno del Taurasi, l’Aglianico. Al naso è un susseguirsi di note intense che si stratificano una sopra l’altro dando origine ad un bouquet ampio e complesso. Prugna, ciliegia, timo e viola in prima battuta e poi le spezie mediterranee, il sale e la tostatura. Tocchi eterei e di terra costruiscono la cornice di questo dipinto olfattivo. Il gusto è materico, caldo, potente, austero e robusto, si diffonde in profondità e larghezza con eleganza e stile, lasciando una lunga e intensa persistenza. Una buona trama tannica e una piacevole freschezza bilanciano il suo grande corpo.

Servizio e abbinamenti del vino Taurasi

Consigliamo di aprire il Taurasi vino qualche ora prima della degustazione, di decantarlo e servirlo ad una temperatura compresa tra i 18°-20°C, in modo che possa esprime tutta la sua potenza espressiva. A tavola merita di essere abbinato a piatti intensi e molto saporiti a base di carne. Generalmente può accompagnare brasati, arrosti, grigliate di carne, carni allo spiedo, formaggi stagionati e selvaggina.

Per gli abbinamenti più locali che si rifanno alla tradizione culinaria irpina consigliamo di accompagnare il Taurasi a:

  • antipasti come un tagliere di pecorino bagnolese, di caciocavallo irpino e di salame di Mugnano del Cardinale.
  • primi piatti come le lasagne ricce tipiche di carnevale, zuppa di fagioli e cotiche, paccheri con salsiccia e funghi porcini della Campania e pasta candele con ragù di cinghiale.
  • secondi piatti come stufati di agnello, mugliatielli irpini al sugo, capretto all’avellinese con patate, tracchiole di maiale con peperoni.

I migliori vini Taurasi

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Tra le più famose espressioni si ricordano il Taurasi di Feudi di San Gregorio, dal gusto pieno ed equilibrato, e il Taurasi Radici di Mastroberardino, una produzione simbolica e molto apprezzata dal pubblico. Esiste inoltre una menzione Taurasi Riserva per le bottiglie che affinano per almeno 4 anni, di cui 18 in botti di legno, e presentano quindi un profilo ancora più complesso e muscoloso, tra queste spicca il Taurasi Riserva di Perillo, sinonimo di eleganza e potenza, e il Taurasi Riserva Piano di Montevergine , una vera chicca da intenditori firmata dalla celebre cantina Feudi di San Gregorio.

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