Il Bianco “18 Settembre” è la nuova etichetta che celebra la tradizione e la visione della famiglia Dettori, cantina iconica del movimento artigianale. Si tratta di un vino autentico, aromatico e di forte territorialità che conquista con i suoi sentori di frutta gialla matura ed erbe mediterranee. Una vera chicca che racconta in maniera genuina e sincera la terra sarda!
Il Bianco ‘18 Settembre’ è l’ultima novità in casa Dettori, un Vermentino in purezza in grado di coniugare magistralmente struttura e dinamicità, sempre mantenendo il carattere distintivo dei vini della cantina. Il nome ‘18 Settembre’ rappresenta una dedica da parte di Alessandro Dettori, vignaiolo biodinamico alla guida della tenuta, al padre Paolo, scomparso nel 2022. Uno degli ultimi lasciti di Paolo, nato il 18 settembre, è stato l’impianto di un vigneto di Vermentino, quella singola vigna da cui provengono le uve destinate a questa etichetta. Un impianto non facile a causa della notevole presenza di pietre calcaree nel terreno, fattore che contribuisce alla vibrante componente minerale del ‘18 Settembre’.
Il Bianco Dettori ‘18 Settembre’ deriva da sole uve Vermentino provenienti da un singolo giovane vigneto allevato ad alberello su un terreno caratterizzato dalla presenza di marne e calcareniti, a tessitura argillosa e con particolare abbondanza di pietre bianche. L’altitudine si attesta tra i 200 e i 220 metri sul livello del mare mentre la conduzione agronomica si fonda sui dettami della biodinamica, da oltre 20 anni un caposaldo per la famiglia Dettori. A seguito della raccolta manuale i grappoli vengono vinificati con fermentazione alcolica spontanea associata a una breve macerazione pellicolare, escludendo l’utilizzo di qualsiasi additivo e coadiuvante enologico. L’intera lavorazione avviene in vasche di cemento e il vino è infine imbottigliato senza subire alcun processo di chiarifica o filtrazione.
Nel calice, il Bianco ‘18 Settembre’ di Tenute Dettori rivela una solare veste giallo dorato. Il complesso bouquet aromatico offre spunti di scorza di agrumi, mela matura, fico bianco, fiori di ginestra, finocchietto selvatico e mandorla, il tutto sostenuto da una forte vena minerale salmastra. Coerente la progressione al palato, di solida sapidità e importante struttura, dotata di una chiusura equilibrata e sorprendentemente scorrevole che poggia su un finale minerale di notevole persistenza.
Giallo dorato
Complesso, dai sentori di mela in confettura, richiami di fico bianco e fiori di ginestra secca
Di grande struttura, sapido e molto caldo, equilibrato e di notevole persistenza