Barbaresco 'Albesani' Massolino 2019

“Albesani” e Massolino è il racconto di una storia recente, mentre non ha segreti l’uva simbolo di queste lande. Famiglia di viticoltori da sempre legata al territorio del Barolo, con la vendemmia 2019 ha iniziato a cimentarsi anche nell’altro celebre terroir di Langa, proponendo al pubblico due etichette di Barbaresco. Questa è l’interpretazione degli Albesani da parte dei fratelli Franco e Roberto, attuale generazione a capo della tenuta: una espressione nata dalla volontà di valorizzare le uve Nebbiolo provenienti dalla parcella estesa su 2 ettari all’interno della Menzione Geografica Aggiuntiva, come il disciplinare tecnicamente la descrive.

“Albesani” è un cru iconico del Barbaresco, vinificato da Massolino con intenzioni assolutamente tradizionaliste. Il vigneto è situato all’interno del territorio di Neive e si distende sulla sommità di una splendida collina, alla quota di 230 metri sul livello del mare. I terreni sono definiti da una composizione di argilla e marne, posti sopra un basamento di roccia calcarea e offrono una esposizione verso sud-ovest: le viti gestite dalla famiglia vantano un’età di oltre 50 anni. Il Nebbiolo viene raccolto a piena maturità e trasportato in piccole cassette. Diraspati i grappoli e pressati delicatamente gli acini si procede alla fermentazione alcolica in tini di rovere, controllando la temperatura intorno ai 30 gradi: la contemporanea macerazione sulle bucce si svolge su tempi lunghi e lenti. Una volta svinato, il vino viene travasato nelle grandi botti di rovere di Slavonia, dove sosterà per un affinamento di 18 mesi. Il riposo finale per qualche mese in bottiglia segna il termine dell’esperienza di cantina di questo Barbaresco.

Barbaresco “Albesani” di Massolino veste un intenso color rosso granato. Complesso e subito gradevole il bouquet dei profumi, aperto dalle note floreali delle viole e degli iris, unitamente a quelle fruttate della polpa rossa; emergono poi sentori di fieno e tabacco, con una scattante presenza speziata a far da cornice. L’austerità peculiare del Cru si avverte all’assaggio, che si apre in maniera ricca ed elegante attraverso una sottile mineralità e una freschezza integrata, in equilibrio con una trama tannica fitta e matura. Un abbinamento di territorio: battuta di fassona.