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Barbaresco 'Rabajà-Bas' Castello di Verduno 2020
Castello di Verduno

Barbaresco 'Rabajà-Bas' Castello di Verduno 2020

Il Barbaresco "Rabajà-Bas" di Castello di Verduno è un intenso vino rosso piemontese proveniente dalle Langhe e a base di Nebbiolo. Le uve provengono da uno dei più noti cru di Barbaresco, Rabajà appunto, selezionandone però solo quelle ottenute dai filari più bassi in altitudine: ne deriva un vino pieno e corposo, ricco di profumi come frutti rossi, fiori appassiti, echi balsamici di eucalipto e liquirizia che anticipano un sorso vellutato e complesso.

Annate: 2019
2020
48,00 
Premi e riconoscimenti
4 Bibenda
2 Gambero Rosso
3 Vitae AIS

Caratteristiche

Denominazione

Barbaresco DOCG

Vitigni

Nebbiolo 100%

Tipologia

Gradazione alcolica

14 %

Formato

Bottiglia 75 cl

Vigneti

Viti a 300 m s.l.m. esposte a sud-Ovest nella parte bassa del cru Rabaja, su suoli calcareo-argillosi detti “Marne di Sant’Agata”

Vinificazione

Fermentazione alcolica con lieviti indigeni e macerazione in tini di legno per 40 giorni con tradizionale steccatura del cappello, nessuna filtrazione e chiarifica

Affinamento

20 mesi in botti di rovere di Slavonia, 18 mesi in bottiglia

Filosofia produttiva

Vignaioli Indipendenti, Lieviti indigeni

Note addizionali

Contiene solfiti

DESCRIZIONE DEL BARBARESCO 'RABAJÀ-BAS' CASTELLO DI VERDUNO 2020

Il Barbaresco “Rabajà-Bas” del Castello di Verduno ha un solo ed unico aggettivo che possa descriverlo in maniera sincera ed esaustiva: regale. Nessun’altra parola è più adeguata infatti per questo vino nato da una cantina che nel 1838 venne acquisita dai reali e che passò di mano nel 1909 agli attuali proprietari: la famiglia Burlotto. Le uve di questo Barbaresco affondano le loro radici in uno dei cru storici del territorio: Rabajà, ma solo i filari più bassi vengono selezionati e lavorati, per questo motivo si aggiunge il “Bas” in etichetta al nome della vigna.

Il “Rabajà-Bas” Barbaresco Castello di Verduno estrae potenza ed eleganza dalla “Marna di Sant’Agata”, particolare tipologia di suolo formato da un alto contenuto di calcare e argille. La selezione delle uve è rigorosamente manuale, in modo da poter mantenere gli elevatissimi standard qualitativi che il mercato di questo storico vino richiede. Una volta in cantina la fermentazione si avvia attraverso l’attivazione dei lieviti indigeni con una macerazione in tini di legno per 40 giorni e caratterizzata dall’antica tecnica del cappello sommerso, utile a spingere al limite l’estrazione dalle bucce anche una volta terminata la fermentazione. Segue un affinamento di 20 mesi in botti di rovere di Slavonia e una maturazione in bottiglia di altri 18 mesi. Precedentemente all’imbottigliamento non viene effettuato nessun tipo di filtrazione o chiarifica del vino.

Splendido e vivo è il rosso granato del Castello di Verduno Barbaresco “Rabajà-Bas”. Il naso è di una trama talmente piena e ben definita da far impallidire anche il migliore sceneggiatore di Hollywood. Frutti di bosco maturi, come mora e lampone, si legano ad una timida nota minerale capace però di far esaltare il finissimo profumo di resina. La liquirizia e il pepe nero integrano e portano vigore a questo pazzesco mosaico di profumi. Una volta portato alla bocca, il palato viene levigato da un tannino tonico ma dalla dolce tessitura. Un sorso caldo e fresco viene raffinato dall’infinita persistenza di quest’espressione di Barbaresco che fa subito balzare alla mente il leopardiano verso: “E il naufragar m’è dolce in questo mare”… un mare di vino, ovviamente.

Colore

Rosso granato lucente

Profumo

Rose e fiori appassiti, ribes e lamponi, sfondo di liquirizia, spezie miste e sbuffi balsamici di eucalipto

Gusto

Morbido e caldo, di viva freschezza e tannicità e delicata sapidità, intenso finale lungo e complesso