Il Barbaresco "Rabajà" di Castello di Verduno è un vino rosso intenso, nato nell'omonimo cru e maturato per 18 mesi in botti di rovere. Il bouquet è ricco di note fruttate che si integrano a sfumature selvatiche di fiori, terra e spezie. Il gusto è pieno, ricco, elegante e profondo
Barbaresco Riserva "Rabajà" Castello di Verduno è un elegante vino rosso che appartiene a quella categoria di vini definibili come identitari. Vecchie tradizioni per affinare il vino in botti di legno, lunghe macerazioni, sosta e tempo. Tratti distintivi e unici declinati in maniera differente in ogni bottiglia.
"Rabajà" è un Cru del comune di Barbaresco, all’interno dell’altrettanto nota collina Asili, austero ma in grado di diffondere armonia ai vini che si ottengono dalle uve della zona. Le vecchie viti di Nebbiolo sono radicate a 300 metri di altitudine, sul tradizionale suolo composto da terra bianca, dall’alto contenuto calcareo e argilloso, denominato “Marna di Sant’Agata”. L’esposizione del vigneto è a Sud-Ovest.
I lavori in cantina prevedono la pigia diraspature delle migliori uve attentamente selezionate in vigna durante la vendemmia. Segue la fermentazione alcolica con annessa macerazione sulle bucce per circa 40 giorni, con la tradizionale rottura del cappello, protrando al massimo l’estrazione delle componenti coloranti e aromatiche presenti sulle bucce, anche dopo la fine del processo fermentativo. Il vino sosta poi 20 mesi all’interno di grandi botti di rovere di Slavonia, seguono 2 mesi di riposo in acciaio, per poi ultimare il periodo di elevazione in bottiglia, dove trascorre ulteriori 26 mesi.
Il Barbaresco Riserva "Rabajà" si presenta di colore rosso granato intenso. Al naso è di bella espressività, note di frutti rossi maturi e croccanti rincorrono sensazioni balsamiche pregevoli di legno aromatico, merito dell’ossigenazione nelle grandi botti. Prosegue poi su toni erbacei selvatici, di rosa appassita e spezie orientali. Al palato è strutturato, avvolgente, elegante, dai tannini nobili e dallo splendido finale lungo. Non può che migliorare nel tempo. La territorialità è un punto di partenza per il vino; quando poi si ha la fortuna di essere in zone particolarmente vocate e che trasudano di storia, la vite diventa creatrice di opere d’arte. Seduti davanti al calice si può ammirare l’anfiteatro dove si svolge lo spettacolo più bello: Rabaja!
Rosso granato
Intenso e complesso, delicati sentori fruttati, piacevoli note selvatiche, rosmarino, rosa appassita e prugna
Pieno e ricco, sapido ed elegante, dotato di un tannino profondo e persistente