Il Barolo "Cannubi" di Francesco Rinaldi è un vino che non ha bisogno di presentazioni, proveniente da uno dei cru migliori della denominazione. Austero, di grande classe, dai profumi complessi che abbracciano spezie, note balsamiche e sensazioni fruttate e floreali. L'esplosione vera del territorio è al palato.
Il Barolo “Cannubi” di Francesco Rinaldi è un vino rosso austero che saprà suscitare all’assaggiatore la voglia di visitare la mitica collina da cui provengono le sue uve. Occorre infatti dire qualche cosa in più riguardo questo importantissimo, se non unico, cru della denominazione. Terreni di diverse epoche si incontrano in equilibrio assoluto su questa collina: sabbia, argilla e calcare si mescolano in parcelle mai uguali tra loro all’interno dello stesso micro ambiente. I suoli sono leggiadri come i suoi vini, mai potenti o disturbanti. Cannubi viene identificato in etichetta per la prima volta nel 1752, addirittura ben prima della nascita della denominazione del Barolo e prima che la stessa parola compaia sulle etichette. La cantina possiede 2,4 ettari della collina divisa nel versante Cannubi e Cannubi Boschis. In vista di un parametro qualitativo sempre più alto, i pochi produttori operanti sulla collina si sono riuniti attorno ad un tavolo per decidere di seguire i dettami del biologico, in modo tale che il territorio diventasse un vero e proprio distretto mai minato da agenti esterni, ma che potesse rimanere intatto e potesse esprimere al massimo le sue peculiarità distintive.
Il Barolo “Cannubi” è un vino frutto di una fermentazione alcolica svolta in contenitori di acciaio e di cemento, con rimontaggi continui di 20-30 giorni a cui segue un affinamento lungo di 3 anni in botti di rovere di Slavonia, per poi emergere nella sua veste distintiva ed esprimersi al meglio sostando in bottiglia, dove nel tempo saprà regalare le emozioni più diverse.
L’incontro con un monumento del Barolo come Francesco Rinaldi rivela un vino rosso rubino dai risvolti granati, ma che con il passare degli anni evolverà in un elegante e sensazionale aranciato. Al naso si avverte la ciliegia in confettura con cannella, la fragola matura, note di tè nero, pellame, spezie, fiori appassiti, radice di liquirizia e sentori minerali. Al palato finezza ed eleganza sono uniche come questo cru, raffinatezza unica dovuta alle proprietà intrinseche della collina. Armonico, dal tannino astringente, asciutto ma ben bilanciato da una fresca eleganza. Un signore della terra in forma liquida che saprà stupire.
Rosso rubino granato
Ciliegia in confettura con cannella, fragola matura, tè nero, pellame, spezie, fiori appassiti, radice di liquirizia e note minerali
Austero, armonico, dal tannino astringente, asciutto ma ben bilanciato da una freschezza unica