Il Barolo "Lazzarito" di Vietti è un vino di straordinaria ricchezza e complessità, nato da vigne cinquantenarie del cru Lazzarito di Serralunga, maturato per 26 mesi in barrique e botte grande e pronto per lunghi invecchiamenti in cantina, soprattutto in formato Magnum. Frutti di bosco in confettura, cuoio e scorza d'agrumi emergono con intensità da una tessitura consistente, fresca e molto elegante
Il vino Barolo “Lazzarito” è una delle diverse espressioni con cui la cantina Vietti ama declinare una fra le DOCG più importanti a livello regionale, quella appunto del Barolo. Un compito non facile quando si può disporre di diversi appezzamenti all’interno dei crus più vocati del territorio, ma che Vietti porta a compimento con la consueta eleganza, riuscendo a tracciare le caratteristiche di ogni singola parcella con fedeltà. Il “Lazzarito” è un rosso vigoroso e gagliardo, dall’anima indomita, che corre su una progressione in cui il tannino domina, ingentilito dai profumi al naso, suadenti e sornioni come non mai. Una chicca da non perdere per nulla al mondo.
Il Barolo “Lazzarito”, imbottigliato anche in 150 esemplari Magnum, nasce dalle uve in purezza di un grande autoctono a bacca rossa piemontese, il Nebbiolo, coltivato dal team della cantina Vietti all’interno dell’omonimo cru di Lazzarito, situato nei dintorni di Serralunga d’Alba. Le viti qui coltivate hanno un’età media di circa 50 anni, e affondano le radici in un terroir composto prevalentemente da calcare e argilla. Gli acini, una volta selezionati durante la vendemmia, fermentano per circa 4 settimane in vasche d’acciaio inox, rimanendo a contatto con le bucce. La malolattica si svolge in legno. Il vino prosegue il proprio percorso affinando per 26 mesi tra barrique e botti grandi, per poi venire imbottigliato e commercializzato.
Il Lazzarito Magnum è un Barolo che si rivela all’occhio con un colore rubino, contraddistinto da lampi più granata nell’unghia. I profumi al naso sono stratificati e ricchi, e raccontano note di frutti di bosco, alternate a sensazioni più speziate, derivanti dal periodo di affinamento trascorso in legno. All’assaggio è di corpo possente, muscolare ed energico, con un sorso caratterizzato da una piacevole freschezza, oltre che da una trama tannica austera. Una bottiglia che non ha bisogno di troppe presentazioni, con cui Vietti si conferma una delle cantine più prestigiose non solo del Piemonte, ma di tutta la penisola italiana.
Rosso rubino granato
Straordinariamente complesso, di frutti di bosco in confettura, cuoio e scorza d'agrumi in evidenza
Robusto e molto elegante, sorretto da una buona freschezza e da importanti tannini