Il Beaujolais 'Sainte-Paule' di Jean Max è un vino rosso che esprime grande giovinezza e freschezza, prodotto a base di Gamay proveniente da viti di 15 anni su suoli granitici. Colpisce al naso per il suo bouquet intenso e profumato, dove le note di lampone e fragoline di bosco si accompagnano elegantemente a cenni floreali di rosa e violetta. Pieno e avvolgente, il finale è caratterizzato da una piacevole acidità che rinfresca il palato e invita a fare un altro sorso
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Il vignaiolo francese Jean Max presenta il Beaujolais ‘Sainte-Paule’, un’espressione piena e avvolgente di questo territorio del sud della Borgogna. Il ‘Sainte-Paule’ nasce dalla collaborazione tra Jean Max e i produttori Simon Pérot ed Etienne Ubaud di Domaine des Canailles, piccola cantina biologica e biodinamica di Ternand, cittadina situata ad appena 30 chilometri da Lione. Questo progetto di collaborazione è stato avviato da Jean Max con l’annata 2021 presentando tre etichette: ‘Saint-Verand’, ‘Saint-Germain’ e appunto ‘Sainte-Paule’.
Il ‘Sainte-Paule’ Jean Max Beaujolais viene realizzato con sole uve Gamay cresciute a regime biologico certificato all’interno del comune di Sainte-Paule, nella parte meridionale del Beaujolais. In particolare, le piante hanno 15 anni di età e sono radicate su terreni di natura granitica. In cantina la fermentazione alcolica viene affidata ai soli lieviti indigeni e si accompagna a una più o meno prolungata macerazione carbonica. Il conseguente periodo di invecchiamento si protrae per qualche mese e ha luogo in botti di legno. Durante l’intero processo di produzione è poi escluso l’impiego di solfiti.
Alla vista il Beaujolais ‘Sainte-Paule’ di Jean Max mostra un colore rosso rubino intenso. Il panorama olfattivo è descritto da profumi fruttati di lampone, ciliegia e fragoline di bosco, impreziositi da descrittori floreali di violetta e petali di rosa. Lo sviluppo gustativo risulta succoso, pieno e avvolgente, completato da una buona freschezza e una trama tannica vellutata. Il consiglio è di gustare questo Beaujolais in gioventù, a distanza di 2-3 anni dalla vendemmia, servito fresco ma non freddo in modo tale da esaltarne le peculiari caratteristiche organolettiche.
Rosso rubino intenso
Note di lamponi, ciliegia e fragoline di bosco e aromi di violetta e petali di rosa
Pieno e avvolgente, il sorso è succoso, accompagnato da una buona acidità