Regione | Veneto (Italia) |
---|---|
Ettari vitati | 106 |
Produzione annuale | 450.000 bt |
Indirizzo | Località Musile 2 - 31058 Susegana (TV) |
Enologo | Alessandro Bernardi |
Borgoluce è una realtà agricola a tutto tondo ben radicata da tempo a Susegana, nell’areale di produzione del Valdobbiadene, incarnata alla perfezione nelle personalità di Giuliana, Ninni, Caterina, Trinidad e Lodovico. Tra le colline di Valdobbiadene e Conegliano, tra la provincia di Treviso e le Dolomiti all’orizzonte, questa tenuta oggi conta 1200 ettari di proprietà, distinti tra prati da pascolo, seminativi, frutteti e boschi di castagni, in cui è la biodiversità a regnare sovrana, offrendo a bovini, suini, bufale e ovini un habitat davvero invidiabile. Oltre questa parentesi naturalistica e gastronomica, trovano spazio anche le vigne, che sorgono tra i boschi e il Castello di San Salvatore a Susegana. È la Glera a padroneggiare, accompagnata da filari di Pinot Grigio, Manzoni Bianco, Chardonnay e vitigni a bacca rossa internazionali come Cabernet e Merlot.
La cantina Borgoluce da sempre si impegna a produrre vini nel pieno rispetto del territorio circostante, con la consapevolezza che rapportandosi alla natura con amore, si riceverà contemporaneamente amore da parte sua. L’energia utilizzata è prodotta da una caldaia a biomassa, il biodigestore trasforma il letame e gli scarti in biogas, da cui proviene l’energia elettrica e termica che riscalda le stalle dove riposano le bufale. Risparmio energetico e minimo impatto ambientale: vivere la natura per Borgoluce significa questo! Nel Vigneto San Rocco ci si affida già da tempo ai principi dell’agricoltura biologica, con l’ambizione futura di ampliare questo approccio agronomico a buona parte delle coltivazioni.
Borgoluce non è soltanto una cantina che lavora in perfetto equilibrio con l’ambiente, è un luogo di ospitalità e accoglienza, dotato di agriturismo e area ristoro in cui degustare i loro prodotti gastronomici come salumi, formaggi, miele e noci a chilometro zero. Borgoluce si fa anche luogo di didattica, aprendo le porte a bambini e ragazzi delle scuole, offrendo loro la possibilità di conoscere dal vivo il fare agricolo, a stretto contatto con l’aria di campagna, con gli animali e con le piante. Bere un calice di Prosecco Borgoluce non significa soltanto appagare il palato con un sorso fresco e brioso, ma sostenere un ciclo di produzione sistemico e virtuoso, donando una luce nuova all’intero areale di produzione.