Bruna

La cantina ligure Bruna è una piccola realtà biologica situata a Ranzo, in provincia di Imperia, che si configura come un’eccellenza enoica della regione fondata su tre valori chiave: passione, qualità e sostenibilità. Fu Riccardo Bruna ad avviare la produzione vitivinicola nel 1970 iniziando a imbottigliare il vino prodotto dalle storiche vigne di Pigato della famiglia, una scelta ai tempi audace. Il suocero Virginio Capello, visionario contadino, gli diede immediatamente supporto impiantando nuovi vigneti a Ortovero e negli anni seguenti la tenuta si ampliò, pur mantenendo la propria dimensione artigianale. Attualmente sono Francesca e Annamaria Bruna, figlie di Riccardo, a gestire la cantina, dopo aver rinunciato alle rispettive carriere in ambito ingegneristico e farmaceutico per tornare alle origini abbracciando la terra.

Gli ettari a disposizione della tenuta a conduzione famigliare Bruna sono all’incirca 8, dedicati principalmente al Pigato, biotipo autoctono di Vermentino, impiantato sui tipici terrazzamenti liguri sorretti da muretti in pietra e circondato da alberi di ulivi, querce, lecci e macchia mediterranea. Nell’entroterra di Albenga, questo vitigno beneficia del microclima unico, frutto della concomitante influenza delle brezze provenienti dal Mar Ligure e della vicinanza alle imponenti Alpi Marittime. La conduzione biologica e i suoli costituti da argille ricche di ferro e calcare fanno il resto, consentendo la raccolta di uve di straordinaria qualità in armonia con la flora e la fauna locale. Oltre al Pigato la famiglia Bruna alleva Granaccia, Rossese e altre varietà a bacca nera. Per le fermentazioni vengono impiegate vasche di acciaio inox, stessi contenitori vinari dove si svolge il processo di affinamento di alcuni vini, con altri che vengono invece invecchiati in botti grandi o piccole di legno.

Sotto la denominazione Riviera Ligure di Ponente la cantina Bruna produce alcune delle espressioni più raffinate e autentiche di Pigato, caratterizzate da una memorabile vena minerale. A guidare la selezione si trova l’etichetta ‘U Baccan’, il cui appellativo rende omaggio al padre di Francesca e Annamaria, soprannominato appunto “U Baccan”, “il capo” in dialetto.