Regione | Piemonte (Italia) |
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Anno fondazione | 1953 |
Ettari vitati | 8 |
Produzione annuale | 45.000 bt |
Indirizzo | Via Albesani, 8 - Neive (CN) |
La tenuta Piero Busso è intimamente legata alla tradizione vinicola del comprensorio del Barbaresco, areale interpretato con fedeltà a livello strettamente famigliare. La origini storiche della cantina risalgono al 1948, quando Guido Busso avviò la produzione di vino a Neive. A seguito della prematura scomparsa di Guido sul finire degli anni ’70, il figlio Piero assunse le redini dell’attività di famiglia, producendo la prima annata di Barbaresco ‘Albesani’ nel 1982 e dando così ufficialmente inizio alla storia moderna della cantina. Oggi Piero è affiancato dalla moglie Lucia Fava e dai figli Emanuela e Pierguido, quest’ultimo responsabile dell’aspetto agronomico ed enologico.
Gli ettari vitati a disposizione della tenuta Piero Busso sono circa 10, quasi interamente riservati a sua maestà Nebbiolo, affiancato dagli altri vitigni autoctoni Barbera e Dolcetto, nonché da piccole percentuali delle uve internazionali Sauvignon Blanc e Chardonnay. In particolare, le vigne di Barbaresco sono distribuite tra i comuni di Neive e Treiso, in Menzioni Geografiche Aggiuntive del calibro di Albesani, Gallina e San Stunet, poste ad altitudini comprese tra i 400 metri sul livello del mare su terreni ad alto contenuto calcareo. La filosofia produttiva della famiglia Busso si basa sul concetto che la qualità nasce in vigna e che le stesse vigne vadano preservate con amore, per questo gli appezzamenti vengono condotti a regime biologico certificato con basse rese in uva per ettaro. Secondo la medesima visione genuina, in cantina è escluso l’utilizzo invasivo della tecnologia e di additivi enologici, con pochi e mirati interventi finalizzati a esprimere la nobile essenza del territorio del Barbaresco. Come da tradizione, gli invecchiamenti avvengono in botti grandi e i vini sono infine imbottigliati senza subire alcuna filtrazione.
Quelli di Piero Busso sono vini dotati di un imprescindibile legame con il territorio, caratterizzati da maestosa struttura e complessità espressiva. Fulcro della produzione sono, neanche a dirlo, i Barbaresco, interpretati come singoli cru anche nelle versioni ‘Viti Vecchie’, prodotte a partire da una selezione di uve di vigneti impiantati negli anni ’50.
"Difficile non riconoscere che oggi l'azienda Piero Busso sta alla galassia del Barbaresco come i Radiohead (per dire) stanno a quella della musica contemporanea: entrambi sono fuoriclasse in grado di rappresentare la bellezza del mondo che gli ruota intorno"
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