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Castelle

Un tuffo di testa nel Sannio beneventano
Regione Campania (Italia)
Anno fondazione 1992
Ettari vitati 7
Produzione annuale 60.000 bt
Indirizzo Strada Nazionale Sannitica, 48 - 82037 Castelvenere (BN)
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La cantina Castelle è una realtà vitivinicola campana che sorge a Castelvenere, nel cuore del Sannio beneventano. L’attuale progetto di rinascita qualitativa e territoriale viene inaugurato nel 1992 dallo spirito avanguardista dei fratelli Assini, Mariano e Raffaele, ma la cantina ha una storia molto più antica. È stato il loro trisavolo, Antonio Assini, a ricevere dalla Chiesa, una volta realizzata l’Unità d’Italia, i terreni dove attualmente sorge l’azienda. Tre generazioni dopo, Mariano e Raffaele guidano le redini di questa realtà profondamente tradizionale, ispirati da un animo innovativo e moderno, essenzialmente diretto a un sostanzioso restyling della cantina. Anzitutto elevando i processi di vinificazione a uno stadio qualitativo più alto, poi introducendo fin da subito un’area di degustazione accogliente e di gusto, dove oltre ad assaggiare le etichette di casa è possibile assaporare piatti tipici della tradizione sannita. Oggi gli ettari vitati sono 7 e, laddove veniva praticata un’agricoltura empirica e completamente slegata dal territorio, si è diffusa una pratica agronomica mirata e il meno interventista possibile. A Castelvenere, un piccolo paesino della Valle Telesina, nel Beneventano, la vista si perde tra gli ulivi e i limoneti, ma ci vuole poco per capire che la viticoltura occupa un ruolo centrale e predominante in questo lembo di entroterra campano. Un paesaggio suggestivo per l’uomo e particolarmente fertile per le varietà locali quali, Falanghina, Fiano e Aglianico, che crescono perfettamente su terreni calcarei e argillosi ad un’altitudine di 300 metri. Basso impatto ambientale, riduzione dei fitofarmaci, dosi minime di solfato di rame e zolfo, eliminazione di pesticidi e diserbanti: la conduzione agronomica di Castelle si rivolge in tutte le direzioni alla sostenibilità ambientale. Inoltre, è in corso il lungo iter che porterà sia la vigna che la cantina alla conversione in biologico, con l’attesa della certificazione. Si utilizzano i pannelli solari per la produzione di acqua calda da impiegare nelle fasi di vinificazione, riducendo del 60% l’utilizzo della caldaia termica e con la coibentazione termica degli impianti si evitano inutili dispersioni di calore. Ciò che più colpisce della cantina Castelle è la capacità di valorizzare le caratteristiche tipiche e singolari delle differenti aree produttive, presentando uno stesso vitigno in più versioni, in modo tale che il bevitore finale possa percepire al palato le differenze geologiche e microclimatiche che rendono il Beneventano così versatile e variegato. Due fratelli immersi in un meraviglioso comprensorio vinicolo, l’anima di cantina Castelle.

I vini campani di Castelle