Regione | Istria (Croazia) |
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Ettari vitati | 10 |
Produzione annuale | 35.000 bt |
Indirizzo | Brajki 104, Krasica, Buje |
Enologo | Giorgio Clai |
Giorgio Clai è uno dei più famosi viticoltori istriani. Da anni produce ottimi vini, che esprimono il meglio di questa meravigliosa terra. La sua cantina si trova nei pressi del piccolo borgo di Krasica nell’entroterra dell’area settentrionale della penisola istriana, a pochi chilometri dal confine italiano. La tenuta è situata in una magnifica zona collinare, a un’altitudine di circa 200 metri sul livello del mare, e comprende 10 ettari di vigneti e 5 ettari di uliveti, le coltivazioni tipiche dell’area del mar Mediterraneo. Il clima è particolarmente favorevole alla coltivazione della vite. Le belle esposizioni soleggiate godono di temperature miti tutto l’anno, anche grazie al benefico influsso delle dolci brezze marine che risalgono dalla costa, distante solo una decina di chilometri.
La penisola istriana è un’area molto interessante da un punto di vista geologico e della composizione dei terreni. I suoli della parte settentrionale sono composti da Flysch, sedimentazioni calcaree povere di sostanza organica e poco fertili, ma molto drenanti e ricche di elementi minerali, utili alla vite. In queste condizioni, le piante producono naturalmente pochi grappoli per pianta, ma con uve di eccellente qualità, con profumi e aromi particolarmente intensi e concentrati. L’alta densità d’impianto esalta ancora di più queste caratteristiche, con rese veramente basse. La tenuta è gestita secondo i principi del disciplinare dell’agricoltura biologica, nel pieno rispetto dell’ambiente e della biodiversità naturale. Le concimazioni avvengono con concime organico e solo quando necessario.
Seguendo le antiche consuetudini del territorio, Giorgio Clai ha da sempre privilegiato le varietà storicamente presenti in quest’area. Tra i filari trovano spazio soprattutto la Malvasia istriana, la Plavina, il Refosco dal peduncolo rosso, ma non mancano alcuni vitigni internazionali importati nel corso dell’Ottocento, che si sono ambientati particolarmente bene, come il Pinot Grigio, il Moscato Bianco, il Merlot e lo Chardonnay. Il lavoro in cantina segue processi di vinificazione molto semplici, con fermentazioni spontanee ad opera di soli lieviti indigeni, senza aggiunta di enzimi o altri additivi enologici. I vini maturano in botti di legno di differenti dimensioni a secondo del vitigno e della cuvée e con lunghi affinamenti sui lieviti, in modo da acquisire maggiore struttura e complessità aromatica.