Regione | Brda (Slovenia) |
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Anno fondazione | 1918 |
Ettari vitati | 6.5 |
Indirizzo | Via Medana, 20 - 5212 Dobrovo V Brdih, Slovenia |
La famiglia Klinec con impegno, passione e sacrifici produce vino da un secolo nel piccolo paese sloveno di Dobrovo, a pochissimi passi dal confine italo-sloveno. L’attività, fondata nei tempi bui del primo dopo-guerra, inizialmente produceva solo vini sfusi a poco prezzo a causa dell'impossibilità di poter vendere bottiglie a privati. Ci troviamo nella terra magica del Collio Goriziano (tradotto “Brda” in lingua slovena), in quel fazzoletto di terra racchiuso tra gli ultimi massici bianchi delle Alpi, a nord, e il profondo blu del mar Adriatico, a sud. Un territorio ricco e antico, in cui oggi dominano distese verdi di boschi e prati che si mischiano alle marne arenarie giallo-brune che affiorano dalla terra, ma che una volta era sommerso dal mare preistorico. Quando quest'ultimo si ritirò, lasciò la sua traccia nei terreni, attraverso minerali, rocce eoceniche (dette flysch) e fossili marini come l’Assilina Medanicam, che prende il nome dal villaggio di Medana, proprio dove sorge la realtà Klinec, oggi diventata anche un agriturismo e guidata dal 1993 da Aleks Klinec e sua moglie Simona. Aleks è una persona intelligente e sensibile, conosce diverse lingue e ama profondamente produrre vino perché lo ritiene lo strumento della terra con cui si riesce a “trasmettere emozioni”.
Klinec utilizza metodi di coltivazione biologica e segue i principi della biodinamica di Michel Barbaud. I composti che usa per le concimazioni provengono da letame, erbe e fieno della sua terra. Una scelta coraggiosa e rispettosa quella di Aleks che lo ripaga attraverso liquidi spontanei, di grande espressività e fuori dagli schemi. Le viti, accarezzate dalle brezze del mare e radicate in un terreno sano e ricco di erbe selvatiche, svettano dalle dolci colline a 150-180 metri di altitudine e sono organizzate in 6,5 ettari, suddivisi in nove parcelle. Le varietà allevate sono Ribolla Gialla (“Rebula” localmente), Friulano (chiamato “Jakot”), Malvasia Istriana, Pinot Grigio, Verduzzo Friulano, Merlot e Cabernet Sauvignon. In cantina il mosto, proveniente dalla pigiatura di uve raccolte e selezionate a mano, fermenta spontaneamente con lieviti indigeni e macera sulle bucce in vasche di cemento. L’affinamento è svolto in botti di legno (acacia e gelso per i bianchi, ciliegio e rovere per i rossi) dai 2 ai 3 anni. L’imbottigliamento avviene senza processi invasivi, come filtrazioni o chiarifiche, e con un’aggiunta minima di solfiti.
I vini Klinec rispolverano il lato genuino e antico dei vini fatti come una volta. Bianchi macerati e rossi non per tutti, profondi e decisamente territoriali, caratterizzati da una cruda freschezza, una base salina, un timbro tipicamente minerale e una ricchezza di frutto maturo. A tratti si fa anche strada una leggera nota volatile che procede equilibrata tra le molteplici sfaccettature che regalano ogni sorso. Bottiglie pulsanti, vive e raggianti, parlano sloveno con un accento italiano.
"Dal 2004 Aleks Klinec ha abbandonato la produzione di vini di stampo convenzionale per virare verso uno stile più attento all'ambiente e ai ritmi della natura, seguendo gli insegnamenti biodinamici di Michel Barbaud"
Slowine 2019