Regione | Valle della Loira (Francia) |
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Anno fondazione | 1850 |
Indirizzo | 2, 37500 Cravant-les-Côteaux, France |
Il Logis de la Bouchardière vanta una storia secolare, disteso nel giardino di Francia, in quello spicchio di terra che si incunea alla confluenza del fiume Vienne con il corso della Loira, non distante dal centro di Chinon. Fin dal 1850 il domaine si occupa dell’allevamento della vite, mentre si deve alla famiglia Sourdais il suo sviluppo in anni recenti: con Serge, tra gli anni Sessanta e Ottanta, e ora con suo figlio Bruno, succedutogli al timone nel 1991 e abile nel perpetuare il vigneto fra tradizione e metodologie più moderne. Le proprietà della moglie di Bruno, che formano il Domaine de la Haute Olive, fondato nel 1913 a Chinon, vengono annesse alla tenuta nel 2006, per preservarne la continuità, mentre il 2020 vede l’ingresso in azienda della figlia Claire, settima generazione familiare, insieme con suo marito Charles.
Il vigneto del Logis de la Bouchardière si estende attualmente su una superficie totale di 57 ettari, nel territorio dei tre comuni Chinon, Panzoult e Cravant les Coteaux, dove ha sede la base operativa della cantina: la storica cittadina sorge direttamente sulla Vienne, mentre i due villaggi si allungano minuscoli paralleli al suo corso. Diverse sono le parcelle che compongono il quadro, disseminate per circa i tre quarti del totale lungo i pendii che non superano i 100 metri di quota ma offrono pendenze molto importanti, caratterizzati da suoli argillo-silicei molto aridi e gravidi di silex, come Le Clos, oppure più argillo-calcarei, come Le Chêne Vert e Les Cornuelles. L’ultima parte degli appezzamenti è invece ubicata direttamente sulla piana, composta dagli antichi detriti alluvionali e largamente disseminata di graves, i ciottoli ghiaiosi e drenanti che caratterizzano per esempio l’omonimo settore bordolese. Il Cabernet Franc è la varietà che domina completamente tutta la proprietà, con un’età media di circa 40 anni e la presenza di viti che superano gli 80, allevate secondo il tradizionale metodo di lavorazione dell’interfila e nel rispetto della biodiversità, seguendo le norme della certificazione Haute Valeur Environnementale e la conversione al biologico per una decina di ettari.
La cantina del Logis de la Bouchardière vinifica differenti cuvée, differenziando le uve a seconda della parcella di provenienza e dell’età delle piante. Le rese possono essere estremamente limitate, anche solo 25 ettolitri per ettaro e le vinificazioni perseguono fermentazioni lente, fino a 3 o 4 settimane, svolte a temperature controllate. Per gli affinamenti Bruno Sourdais si affida a svariati contenitori: vasche di cemento, vetroresina e una gran copia di botti di legno di rovere, dalle foudre ai demi-muid, fino alle barrique, con periodi che arrivano fino ai 18 mesi.