Regione | Borgogna (Francia) |
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Anno fondazione | 1919 |
Indirizzo | 3 Rue Charles Paquelin - 21190 - Chassagne-Montrachet (Francia) |
Il Domaine Marc Morey è un’antica tenuta di carattere familiare, che coltiva vigne e produce ottimi vini a Chassagne-Montrachet, nel pieno rispetto delle migliori tradizioni di un grande terroir. Il borgo di Chassagne-Montrachet si trova nella zona sud della Côte de Beaune e insieme a Puligny-Montrachet è la culla dei più famosi bianchi al mondo a base di Chardonnay, anche se nei vigneti trova spazio anche del Pinot Noir. Appellation d’Origine Contrôlée dal 1937, oggi Chassagne-Montrachet può vantare la presenza nel suo territorio comunale di 55 Climat classificati Premier Cru e i tre celebri Grands Crus: Montrachet, Bâtard-Montrachet, Criots-Bâtard Montrachet. Stiamo ovviamente parlando di un terroir di altissimo prestigio, caratterizzato da terreni molto vocati e da un clima fresco e mite, ideale per i due nobili vitigni di Borgogna.
Il Domaine è stato fondato da Fernand Morey, che nel 1919, alla fine della Prima guerra mondiale, è tornato nel suo paese natale e ha cominciato a coltivare un paio di ettari di proprietà di famiglia. Grazie alla sua intraprendenza, già nel corso degli anni ’30 ha cominciato a imbottigliare e vendere i primi vini e a ingrandire progressivamente la superficie della tenuta. Nel 1944 è stato affiancato nel suo lavoro dal figlio Marc, l’azienda ha così preso il nome di Domaine Fernand Morey et Fils e negli stessi anni è stata costruita anche una nuova cantina per l’affinamento dei vini. Nel 1977 le redini dell’azienda sono passate nelle mani della figlia Marie-Josèphe e del marito Bernard Mollard e la tenuta ha assunto l’attuale denominazione di Domaine Marc Morey et Fils. Un ulteriore sviluppo risale nel 1997, quando Bernard ha affiancato alla tenuta una piccola società commerciale, la SARL Domaine Marc Morey, che acquistando uve da conferitori, ha consentito di ampliare la gamma dei vini.
Il vigneto di Chassagne-Montrachet si trova a un’altitudine compresa tra i 220 e i 320 metri sul livello del mare, con esposizioni soleggiate rivolte a est e sud-est. I suoli sono composti da calcare, e marne calcaree ricche di ciottoli e pietrisco, che li rendono poveri e molto drenanti. Come da consuetudine del territorio, le vigne sono coltivate con alta densità d’impianto e basse rese, anche grazie a una rigorosa vendemmia verde, che lascia pochi grappoli per pianta. La gestione agronomica è condotta in regime di lotta integrata, con un utilizzo minimo di trattamenti e privilegiando i prodotti biologici, nel pieno rispetto dell’ambiente. Le vinificazioni si svolgono in modo molto tradizionale, con il minimo intervento in cantina. Per gli affinamenti si utilizzano barrique di rovere francese, con una percentuale di legno nuovo che varia dal 25 al 30% in relazione al carattere del millesimo.