Regione | Languedoc Roussillon (Francia) |
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Anno fondazione | 2001 |
Ettari vitati | 7 |
Indirizzo | 21 Rue de l'Argenterie, 34320 Gabian |
Il Domaine Mas Lumen prende il nome dall’unità di misura del flusso luminoso, utilizzata in campo fotografico. È stato scelto per simboleggiare l’atmosfera solare che caratterizza la regione francese del Languedoc. Il marchio della cantina, infatti, raffigura un sole racchiuso da un cerchio che rappresenta la terra. Due elementi naturali alla base della vita e della viticoltura. La tenuta si trova a Gabian, nell’entroterra collinare di Sète, poco distante dalla costa del mar Mediterraneo. L’idea è nata dall’incontro tra Matthieu Boulanger, esperto di agricoltura e viticoltura, che dopo aver fatto esperienza presso il Domaine Léon Barral, ha deciso di lanciarsi in un proprio progetto, con l’aiuto di Jean-Charles Gromier, un manager con alle spalle una carriera in diversi settori industriali e grande appassionato di vino. Un binomio che ha saputo fondere le differenti competenze mettendole al servizio di un obiettivo comune.
I vigneti sono coltivati in un’area dal clima mite, soleggiato e molto ventilato, grazie alle brezze marine. I terreni sono prevalentemente composti da scisti, basalti e arenarie, particolarmente adatti a ospitare le varietà locali: Carignan, Syrah, Grenache e Terret. La filosofia della tenuta s’ispira ai principi generali di sostenibilità e di rispetto dell’ambiente. La conduzione dei vigneti segue i dettami dell’agricoltura biologica. Non si utilizzano diserbanti, né sostanze chimiche di sintesi. Le vigne sono trattate con preparati naturali, nel massimo rispetto dell’ecosistema. Il suolo è tenuto fertile e vivo solo con del concime organico. Gli interfilari sono inerbiti e gestiti con la tecnica del sovescio. Una scelta che si prefigge di favorire le naturali difese delle piante e di rafforzarle nel tempo, in modo che abbiano bisogno di un sempre minore intervento umano. Per questo motivo, la massima attenzione viene riservata al lavoro in campagna, in modo da poter contare su uve di alta qualità.
Una volta realizzato e portato a termine con cura il lavoro in vigneto, la cantina assume un ruolo semplicemente ancillare nel processo produttivo. La parte fondamentale dell’opera è frutto della vigna e le pratiche di cantina si limitano a trasformare l’uva in vino, cercando di limitare gli interventi allo stretto necessario, senza voler imporre una firma enologica sul vino e con un bassissimo utilizzo di solfiti. Un approccio molto rispettoso della materia prima, che si traduce in vini trasparenti ed espressivi, che portano sempre in primo piano la personalità dei vitigni e il carattere del terroir di questo angolo del Languedoc.