Regione | Piemonte (Italia) |
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Anno fondazione | 1998 |
Ettari vitati | 9 |
Indirizzo | Località Bussia, 32 - 12065 - Monforte D'alba (CN) |
La cantina Pianpolvere Soprano rappresenta l’eccellenza di un cru storico delle Langhe, da secoli famoso per la straordinaria qualità del suo Barolo. Il nome della Vigna Pianpolvere Soprano ha origini antiche, che risalgono alla fine del ‘700, quando Napoleone Buonaparte scelse questa collina per edificare una polveriera. La sua proprietà è rimasta sotto il controllo della Chiesa fino all’inizio del ‘900, quando è stata acquisita dalla famiglia Fenocchio. Nel 1998 è stata acquistata dagli attuali proprietari, la famiglia Migliorini, che possiede anche una prestigiosa tenuta a Rocche di Manzoni, nel territorio comunale di Monforte d’Alba. Si tratta di un terroir da sempre ambito dai grandi produttori di Barolo, che oggi esprime etichette che fanno parte della ristretta élite delle migliori eccellenze della denominazione.
La Vigna Pianpolvere Soprano si estende su 9 ettari nel celebre cru Bussia di Monforte d’Alba, un una delle aree più famose e quotate di tutte le terre del Barolo. Bussia interpreta lo stile tradizionale e classico del grande Barolo, ricco, elegante e austero, con tannini importanti e un tempo d’evoluzione lento. Si tratta di una parcella di particolare pregio, caratterizzata da una meravigliosa esposizione rivolta a ovest e sud-ovest, perfettamente soleggiata fino al tramonto. I terreni sono composti da marne di matrice calcareo-argillosa piuttosto compatte e profonde, che contribuiscono a donare al vino intensità, complessità, struttura e longevità. Il clima mite e sempre ben ventilato, mantiene le uve sane. I grappoli arrivano all’epoca della vendemmia con aromi ricchi e con un corredo di straordinaria finezza.
La famiglia Migliorini, consapevole dell’eccezionale valore della Vigna Pianpolvere Soprano, ha riservato la massima cura e attenzione alla gestione agronomica dei preziosi filari. S’inserisce in questa virtuosa prospettiva la scelta di aderire al progetto Green Experience, che prevede severe regole per la conduzione dei vigneti. Il disciplinare non consente l’utilizzo di diserbanti chimici. L’interfilare deve essere mantenuto inerbito e gestito con la pratica del sovescio ed è consentito solo l’utilizzo di concimi organici. Si pratica la lotta integrata, la confusione sessuale e sono stati costruiti ricoveri artificiali per uccelli e pipistrelli, per aumentare il tasso di biodiversità nel vigneto. Le vigne sono all’interno di un ecosistema sano e in equilibrio, che contribuisce a favorire la salute della vite.