Regione | Alto Adige (Italia) |
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Anno fondazione | 2009 |
Ettari vitati | 3 |
Produzione annuale | 20.000 bt |
Indirizzo | Via Campegno 8 - 39100 Bolzano (BZ) |
Martin Gojer è vignaiolo da sempre, prima per eredità famigliare, poi per personale vocazione e, qui a Weingut Pranzegg, sta contribuendo personalmente nella valorizzazione qualitativa e artigiana della Val d’Adige, facendo la sua parte come divulgatore della natura e della cultura di questa terra. Per lui essere vignaiolo è essenzilamente questo: trasferire nel calice la materia dei suoli, il ritmo dell’annata, l’atmosfera che abbraccia le vigne e anche un pizzico di sé stesso.
Maso Pranzegg sorge a Campegno, sul versante opposto della nota collina Santa Maddalena, attorno alla conca di Bolzano, dove le escursioni termiche tra il giorno e la notte sono fondamentali per la corretta maturazione degli acini e dove i suoli ricchi di argilla e porfido sono pronti ad accogliere in profondità le radici della vite. Al momento conta solo 3 ettari di vigna, un numero volutamente tenuto basso, al fine di prendersi cura di ogni singola pianta, assecondandone i lenti ritmi e le naturali necessità.
Nessuna certificazione in etichetta, ma tanta consapevolezza nelle mani: si coltiva secondo i dettami dell’agricoltura biodinamica, con la volontà di valorizzare e ampliare la biodiversità in vigna grazie all’utilizzo di tisane, erbe spontanee e compost tra i filari. I vini di Pranzegg non rispondono a nessuna regola enologica fissa, si sforzano di andare oltre il prestabilito, facendo vibrare il cuore degli appassionati con sorsi atipici e trascendenti, a tratti imprudenti, ma sempre e comunque territoriali. Pura naturalezza espressiva. Fermentazioni spontanee, lungo riposo a contatto con le bucce e imbottigliamento senza nessuna chiarifica o filtrazione: la trasformazione dell’uva in vino non ha bisogno di nessun segreto secondo Martin (casomai di tanta pazienza!). Le uve sono quelle classiche della regione, valorizzate in purezza e in assemblaggio, con affinamento spesso svolto in tonneau usati e in contenitori in vetroresina.
Martin Gojer, insieme a pochi altri vignaioli artigiani come lui, coi quali condivide cura agricola e stile produttivo - riuniti nel collettivo “Freistil” - rappresenta senza dubbio la new age dell’Alto Adige enoico, una sferzata giovane e schietta, pronta a mettere in luce gli angoli più vivi e anti-convenzionali di questo territorio vinicolo.
"Seguiamo Martin Gojer da diverso tempo e, negli anni, abbiamo conosciuto e apprezzato la sua visione fuori dal coro, il suo spirito libero e il suo naturale istinto ad evolversi"
Guida Slowine 2023