Regione | Piemonte (Italia) |
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Anno fondazione | 1960 |
Indirizzo | Via Nazionale, 32 - Carema (TO) |
La Cantina dei Produttori Nebbiolo di Carema prende avvio nel 1960 per opera di un gruppo di 10 viticoltori residenti e nel corso della sua storia si è sempre configurata come un luminoso esempio di cooperativa vitivinicola di notevole qualità. Il paragone, per rimanere sul filo del varietale, dovrebbe essere fatto con la Cantina dei Produttori del Barbaresco, indicata da molti addetti ai lavori come la migliore cantina sociale a livello europeo, se non oltre. La storia del Carema ha radici profonde che valicano i secoli, se già nel 1539 figurava in una guida enologica redatta dal bottigliere di Papa Paolo III Farnese, in cui lo si descriveva come una bevanda perfetta per principi e signori. Sempre nel corso del XVI secolo, il trattato “De vinis Italiae” menzionava questo rosso servito alle tavole dei Papi e dei Duchi di Savoia, oppure come vino da arrosto per i reali di Francia. Le citazione contemporanee più conosciute vanno sicuramente appannaggio di Mario Soldati, che dedica proprio un suo racconto a questa zona che fa del suo isolamento la propria forza e la capacità di conservare tradizioni e gusti antichi e originali.
Produttori di Carema è un’insegna che ad oggi conta circa 101 soci, di cui 71 conferitori di uve e tutti produttori part-time, con un’età media che si aggira intorno ai 55 anni. Carema rappresenta la punta settentrionale del Canavese, la regione vitivinicola che fa capo a Torino, ed è l’emblema della viticoltura eroica di montagna. Il territorio corrispondente è microscopico, esteso sopra appena 13 ettari e unico passaggio di collegamento tra le regioni Piemonte e Valle d’Aosta: i vigneti guardano il corso della Dora Baltea dall’alto di pendenze vertiginose, impiantati nella fertile terra morenica trasportata dal fondovalle entro terrazzamenti scavati nella roccia e contenuti dai secolari muri a secco. A quote che arrivano anche a 650 metri sul livello del mare, da questi gradoni si innalzano i pilastrini di pietra e calce sopra i quali poggiano i graticci che sostengono i tralci: una sorta di pergolato che prende qui il nome di “tòpia” e funge anche da riserva di calore durante le ore notturne. L’insistente irraggiamento solare diurno compensa in qualche modo le rigide temperature delle stagioni più fredde.
La Cantina dei Produttori Nebbiolo di Carema opera all’interno di un territorio riconosciuto Presidio Slow Food dal 2014, nell’ottica di contribuire a salvaguardare un paesaggio rurale e un vino tradizionale unici nel loro contesto. Il Carema e il Carema Riserva, elevati a DOC nel 1967, sono vinificati con lavoro essenzialmente manuale, in vasche di acciaio o cemento. Il periodo di affinamento si prolunga rispettivamente per 24 e 36 mesi, di cui 12 in botte grande di legno per la Riserva.