Serra Ferdinandea

Nello splendido contesto ambientale di Sambuca di Sicilia, in provincia di Agrigento, nasce il progetto viticolo Serra Ferdinandea, joint-venture tra due famiglie: i Planeta e gli Oddo. I primi rappresentano una delle stirpi enoiche più celebri della Sicilia e dell’Italia intera, mentre la famiglia francese Oddo ha dato origine nel corso degli anni a diverse grandi realtà produttive sparse tutto il mondo, dalla Loira fino al Sud Africa, passando per la Provenza, la Spagna e, appunto, la Sicilia. Con questo progetto, le due famiglie intendono unire le pregiate tradizioni e i rispettivi vitigni, dando vita a un forte legame nel segno dell’eccellenza qualitativa. Il nome Serra Ferdinandea si riferisce all’affascinante storia dell’omonima isola vulcanica emersa nel 1831 nel canale di Sicilia, tra Pantelleria e l’Agrigentino, a seguito di un eruzione sottomarina. La sovranità dell’isola Ferdinandea fu contesa tra il Regno delle Due Sicilie, la Francia e l’Inghilterra, prima che la sua sparizione pose fine alla disputa. Infatti, essendo composta da un materiale magmatico molto erodibile, la piattaforma rocciosa scomparve in breve tempo.

Attualmente sono 15 gli ettari vitati di proprietà, situati a un’altitudine compresa tra i 400 e i 450 metri e circondati da macchia mediterranea e boschi. I suoli derivano dalla disgregazione e alterazione di rocce calcaree e su di essi sono piantate le varietà sicule Grillo e Nero d’Avola, associate alle uve internazionali francesi Syrah e Sauvignon Blanc. Le vendemmie vengono eseguite a mano e le successive fermentazioni, così come pure gli invecchiamenti, hanno luogo in vasche di acciaio inox oppure in botti di rovere, a seconda del vino in questione.

Le etichetta proposte da Serra Ferdinandea sono 3: un vino bianco invecchiato in rovere dal carattere floreale e salino, un rosato rinfrescante e beverino, e infine un vino rosso contraddistinto da una ricca speziatura. Sotto la sapiente guida delle famiglie Planeta e Oddo, le bottiglie di Serra Ferdinandea riescono a coniugare la raffinatezza della Francia con la solarità mediterranea tipica della Sicilia.