Thalvin-Graillot

Nell’affascinante contesto vitivinicolo di Benslimane, in Marocco, sorge la realtà produttiva Thalvin-Graillot, fondata nel 2005 e divenuta ben presto un punto di riferimento nel panorama enologico locale. La viticoltura in Marocco ha per decenni rappresentato un’importantissima risorsa per la Francia, che dopo la crisi vitivinicola dovuta alla fillossera investì parecchio in questo territorio. A seguito della decolonizzazione la produzione locale subì un repentino declino, ma il potenziale qualitativo Paese è innegabile dal momento che la presenza delle catene montuose e degli altopiani crea un ambiente ideale alla coltivazione della vite nonostante il caldo estivo che investe il territorio. Il progetto Thalvin-Graillot nasce dalla joint venture tra Thalvin-Ebertec, gruppo proprietario dello storico Domaine des Ouled Thaleb, e Alain Graillot, illustre produttore del Rodano Settentrionale, artefice di alcuni dei più apprezzati Crozes-Hermitage. Alain, affiancato dai figli Maxime e Antoine, ha deciso di intraprendere quest’avventura mentre andava in bicicletta costeggiando i vigneti marocchini dell’Appellation d’Origine Garantie di Zenata.

I vigneti coltivati dalla tenuta Thalvin-Graillot sono situati nella zona di Zenata, tra le città di Casablanca e Rabat, a circa 40 chilometri dall’Oceano Atlantico. Qui, su terreni ricchi di argilla rossa, vengono coltivate le varietà francesi Syrah e Cinsault senza l’impiego di erbicidi o pesticidi, nel rispetto della salute del suolo, della pianta e dell’ambiente in generale. La vendemmia è eseguita interamente a mano, le fermentazioni si realizzano in vasche di cemento mentre la conseguente fase di invecchiamento ha luogo tra cemento e botti di rovere francese usate.

Rispetto al Rodano, i Syrah di Thalvin-Graillot mostrano maggiore calore e avvolgenza, attributi derivanti dalle peculiari caratteristiche climatiche del territorio marocchino, sebbene conservino l’elegante speziatura che rappresenta la firma stilistica del produttore Alain Graillot.