Villa Dora

Ai piedi del Vesuvio, nel comune di Terzignano, sorge la realtà vitivinicola Villa Dora, da oltre 25 anni dedita alla produzione di etichette in grado di trasmettere l’essenza di questo territorio vulcanico. La cantina nacque nel 1997 con Vincenzo Ambrosio, il quale ereditò l’amore verso l’area del Vesuviano dal nonno, ponendosi l’obiettivo di elevare la viticoltura locale verso alti standard qualitativi. I processi di lavorazione delle uve e di invecchiamento dei vini hanno luogo nella moderna cantina sotterranea, scavata nella roccia e suddivisa su tre livelli. La filosofia produttiva della tenuta è ben inquadrata dall’espressione “progresso e innovazione al servizio della tradizione”.

La cantina Villa Dora consta di 9 ettari di vigneti interamente certificati biologico, radicati a piede franco su terreni lavici situati tra i 250 e i 300 metri sul livello del mare, circondati da oliveti e pini marittimi. La maggior parte delle viti, di circa 70 anni di età media, sono allevate con il tradizionale sistema a “pergola vesuviana” e comprendono i vitigni autoctoni Piedirosso, Aglianico, Caprettone, Falanghina e Coda di Volpe. Le rese sono mantenute basse e le raccolte vengono eseguite a mano in cassette con un’attenta cernita delle uve. Per le fasi di vinificazione e maturazione sono adottati serbatoi di acciaio inox, vasche in cemento oppure botti di rovere francese, a seconda della bottiglia in questione. Le fermentazioni sono svolte a temperatura controllata e per volontà della cantina la commercializzazione dei vini avviene unicamente dopo adeguati periodi di affinamento, di almeno 2-3 anni dalla vendemmia.

Zoccolo duro della produzione di Villa Dora è il Lacryma Christi del Vesuvio, una storica denominazione campana che comprende vini bianchi, rosati e rossi realizzati con i vitigni locali. Testi riportano che vini prodotti con le uve del Vesuvio fossero già conosciuti al tempo dell’Antica Roma, con testimonianze risalenti addirittura al V secolo a.C., e le bottiglie di Villa Dora esprimono con efficacia questo legame indissolubile tra la vite e il Vesuvio anche grazie alla loro spiccata vena minerale vulcanica.