Lo Champagne Grand Cru "La Cote Faron" è un blanc de noirs di straordinaria complessità e ricchezza aromatica, affinato sui lieviti in bottiglia per almeno 72 mesi. È caratterizzato da grande potenza e solida struttura, con aromi fruttati, speziati e floreali e note spiccatamente minerali.
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La Cote Faron è uno Champagne multiforme ed esaltante, lieux dits del fuoriclasse Anselme Selosse. Alcuni grandi bevitori di Champagne sostengono che esista un prima e dopo Selosse, per far capire quanto lo stile di vinificazione originale ed estremo di Anselme abbia ridisegnato la prospettiva della più famosa bollicina del mondo. Maturazione spinta delle uve, ricerca mirata dell'ossidazione, utilizzo del metodo Soleras per l'assemblaggio dei vini base: pratiche che fino a poco tempo fa sembravano folli, e che ora sono seguiti da una nutrita corrente di produttori. Difficile descrivere a parole bottiglie così ricche e sfaccettate, in quanto vere e proprie esperienze che cambiano il modo di vedere il vino. Assolutamente da provare dunque, almeno una volta!
Lo Champagne Cote Faron è uno dei Lieux Dits di Selosse, ovvero liquidi ottenuti da una sola parcella che in questo caso prevede l'utilizzo di uve Pinot Nero in purezza coltivate ad Ay, comune estremamente vocato per la produzione di quest'ultimo. Circa 1600 bottiglie prodotte ogni anno per un nettare in cui la rarità coincide con l'aspetto qualitativo. Le vigne sono tutte condotte in regime biodinamico per ottenere frutti qualitativamente perfetti. Fermentazione spontanea in barrique con aggiunta di solforosa minima, e seconda rifermentazione in bottiglia. Affinamento di 6 anni sui lieviti con dosaggio minimo, compreso tra gli 0 e i 2 g/l a seconda dell'annata.
La Cote Faron di Selosse ammalia nel calice con la sua veste giallo carica ed una bollicina fine e persistente. Inebriante e lisergico già dalla prima olfazione, propone in succesione mela cotogna, miele di castagno, piccola pasticceria, mandorle e noci tostate. Un tripudio di complessità, che travolge senza mai fermarsi. L'assaggio non è da meno: ricco e pienissimo, gustoso e materico, possiede la carnosità dell'uva matura che viene spalleggiata da un giusto apporto di sapidità e freschezza, sfumando su una persistenza infinita di noci e frutta secca, dovuta alla calibrata ossidazione. Esperienza trascendentale, ma non per tutti vista la sua complessità. Fuoriclasse ribelle.
Giallo paglierino intenso con perlage molto fine e persistente
Richiami floreali e tipiche note di crosta di pane e lievito
Di straordinaria eleganza, con un finale che sorprende per la nota minerale