Lo Champagne Rosé di Selosse nasce da uve Chardonnay e Pinot Noir provenienti dai Grand Cru di Avize, Verzy e Ambonnay. Si tratta di una grande espressione di rosé d'assemblage, profonda e piena, con sfumature aromatiche ossidative, tostate e speziate, di grande ricchezza e complessità!
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Il Brut Rosè di Selosse è un'emozionante e sfaccettata bollicina, considerabile uno dei migliori Champagne rosati in assoluto. Anselme Selosse è entrato a far parte della leggenda dello Champagne, ed oggi è probabilmente il recolant manipulant più rispettato ed imitato della regione, in virtù di espressioni che trascendono tutte le interpretazioni conosciute prima. Metodi classici ricchi, con voluta ricerca dell'ossidazione e uve raccolte a piena maturazione, in modo che il frutto esprima tutta la generosità. Pinot Nero e Chardonnay, dislocati tra i migliori cru della zona, e vigne condotte rigorosamente in biodinamica e vinificazioni che prevedono un'aggiunta di solforosa irrisoria. Vini fuori dagli schemi, che travolgono chi vi si approccia. Prima e dopo Selosse!
Lo Champagne Brut Rosè proviene da un uvaggio costituito per il 90% da Chardonnay proveniente dalle vigne di Avize e per il restante 10% da Pinot Nero proveniente dalle vigne di Verzy ed Ambonnay. La vinificazione segue le classiche fasi adottate da Anselme, perciò dopo la raccolta di un frutto a piena maturazione e coltivato in biodinamica, i grappoli vengono portati in cantina per far sì che vengano avviate spontaneamente le fermentazioni dei vini base. Utilizzo del metodo Soleras, quindi con presenza di più annate nel vino finale, e dopo assemblaggio e rifermentazione in bottiglia, affinamento di almeno 36 mesi sui lieviti.
Il Brut Rosè Grand Cru si palesa nel calice con una veste rosa tenue, di media intensità ed una spuma viva e persistente. Naso ricco e di grandissima complessità, goloso e raffinato al tempo stesso, che propone note di fragolina di bosco, crema pasticciera, rabarbaro, scorza d'arancia. Inebriante e fascinoso, è però in bocca che cambia passo e spiazza chi lo assaggia: sorso pieno, fatto di materia carnosa e turgida allo stesso tempo, è dotato di una lunghezza prodigiosa nonché di una duttilità sconfinata a livello gastronomico. Un nettare, per cui perdere la testa!
Rosato non particolarmente intenso
Estremamente fino con sentori di pepe rosa, noce e spezie orientali
Profondo, di grande personalità, piacevolmente fine e leggermente ossidativo