Il Cirò Rosso Superiore di Cataldo Calabretta nasce da vigne ad alberello che hanno raggiunto i 40 anni, matura per 10 mesi in vasche di cemento ed esprime con intensità uno dei più vocati terroir della Calabria. Sentori di marasca, ciliegia, viola e liquirizia si armonizzano in un sorso morbido ed equilibrato. Vino Biologico, fatto come una volta con metodi artigianali
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Il Cirò Rosso Classico Superiore di Cataldo Calabretta è un manifesto in forma liquida alle immense potenzialità del Gaglioppo quando interpretato con sensibilità e talento. Non si può negare che la Calabria, ed in particolare la zona del Cirò, stia vivendo una piccola rinascita vitivinicola grazie all'operato di alcuni produttori quali Francesco De Franco, Sergio Arcuri e Cataldo Calabretta, uniti dalla forte volontà di mettere il Gaglioppo, straordinario vitigno a bacca rossa, nelle condizioni di esprimersi al massimo delle proprie potenzialità. Senza fare paragoni forzati, possiamo affermare con certezza che alcuni Cirò, tra cui quelli di Cataldo, sbaragliano senza difficoltà alcuni vini prodotti in zone ben più blasonate, e dimostrano la straordinaria forza del Gaglioppo, capace anche di evolvere splendidamente in bottiglia. Nessuna manipolazione in vigna ed in cantina, permettono a Cataldo di restituirci una fotografia nitida di quella che a nostro parere è una delle vere e proprie zone del futuro. Facile previsione.
Il Cirò Classico Superiore di Calabretta è prodotto con uve di Gaglioppo in purezza, provenienti da vigne di quasi 40 anni di età allevate ad alberello, esposte a est e ovest, che poggiano su suoli argillosi e calcarei. In vigna si pratica l'agricoltura sostenibile, escludendo l'utilizzo di qualsiasi sostanza chimica e di sintesi e mantenendo rese estremamente contenute, mentre in cantina si procede con fermentazioni alcoliche spontanee e affinamento del liquido in vasche di cemento per 10 mesi seguito da 7 mesi in bottiglia prima della messa in commercio.
Il Cirò Rosso Classico Superiore di Calabretta si presenta nel calice con la tipica veste granata scarica. Naso splendido e variegato, con descrittori che spaziano dalla ciliegia alla marasca, da refoli iodati alla carruba, dalla liquirizia alla viola. Sorso turgido, compatto e austero, trainato dalla tipica grana tannica del Gaglioppo, che non fa sconti pur essendo estremamente fine ed elegante. Un grande rosso che si erge a vino quotidiano del cuore.
Rosso granato scarico
Note di ciliegia e marasca, con un finale di liquirizia e viola
Corposo e intenso, di bella persistenza aromatica e dal tannino setoso