Il Coenobium è un vino bianco fresco, beverino e piacevolmente rustico prodotto dalle monache Trappiste di Vitorchiano da uve bianche tipiche del territorio. Ha un profilo agile e rinfrescante, sapido e minerale con note aromatiche di fieno, erbe di campo, humus e frutta bianca matura. Un inno alla vita cenobitica e comunitaria!
Il Coenobium è un vino bianco espressivo e affascinante, prodotto nel Monastero di Vitorchiano dalle monache Trappiste, nel rispetto di metodi antichi e tradizionali. Le monache gestiscono questo monastero nell’Alto Lazio dal 1957 e, da allora, provvedono al proprio sostentamento vendendo marmellate, ortaggi, olio e vino. Dalla collaborazione con Giampiero Bea e seguendo la visione ecologica dell’enciclica Laudato si’ di papa Francesco, sono nati due vini bianchi dal profilo piacevolmente rustico che incarnano lo stile di vita umile, semplice e comunitario del Monastero.
Le uve di Trebbiano, Malvasia del Lazio e Verdicchio da cui si ottiene il vino bianco Coenobium provengono esclusivamente dalle vigne del Monastero, radicate su un terreno magmatico roccioso chiamato peperino e coltivate senza ricorrere a trattamenti invasivi. Il processo produttivo prevede una fermentazione spontanea con lieviti indigeni e una breve sosta sulle fecce fine, senza ricorrere a stabilizzazioni forzate. Nasce così un’espressione territoriale sincera ed espressiva, variabile a seconda dell’annata ma sempre caratterizzata da una buona freschezza e da una grande agilità di beva.
Il Coenobium Bianco è un inno alla vita semplice e agreste, alla gioia dello stare insieme con amicizia e spirito di condivisione. Nel calice si presenta con un colore paglierino e una leggera velatura dovuta alla scelta di non sottoporre il vino a filtrazioni invasive. Al naso emergono sentori marini e minerali, uniti a una delicata complessità di erbe selvatiche, fiori di campo, fieno, pere mature, lieviti e humus. Il sorso rivela freschezza, dinamismo, agilità e mineralità e racconta, senza filtri o artifici la sinergia, laboriosa e contemplativa insieme, tra le monache Trappiste e il terroir dell’Alto Lazio.
Giallo paglierino con sottile velatura
Delicato e minerale, con piacevoli sentori rustici di fieno, erbe di campo, humus e frutta bianca matura
Molto fresco, floreale e marino, agile e dinamico, di ottima sapidità