Il Damaschino di Vite ad Ovest è un esempio del fascino dei vitigni autoctoni siciliani. La cantina ha recuperato dei vigneti della Contrada Chelbi a Mazara del Vallo e produce vini autoctoni in purezza per esprimere il carattere ctonio dell’isola. Il lavoro in vigna e cantina procede con il minimo intervento, recuperando l’antica pratica della macerazione e dell’affinamento in anfora. Al naso si apre in delicati sentori fruttati che sfociano in sentori di macchia mediterranea. Al palato, pur sottile, si esprime con equilibrio e personalità. Un vino sincero
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Il Damaschino della realtà siciliana Vite ad Ovest è un vino bianco macerato dall’essenza ricercata, risultato della lavorazione artigianale in anfore di terracotta del vitigno Damaschino. Il nome di quest’antica varietà a bacca bianca fa immediatamente pensare a una sua origine mediorientale, da ricercare in particolare nella storica città di Damasco, capitale della Siria. In Sicilia l’uva approdò durante la dominazione araba, trovando diffusione nel versante occidentale dell’isola, dove la presenza degli Arabi fu maggiore. Dal Damaschino si ricava solitamente un vino leggero e beverino, caratterizzato da un basso contenuto alcolico.
Vite ad Ovest Damaschino deriva da sole uve dell’omonimo vitigno a bacca bianca coltivate in Contrada Chelbi, nella zona di Mazara del Vallo, compresa nella provincia di Trapani. Qui le piante vengono allevate adottando pratiche sostenibili su terreni sabbiosi e calcarei, posti a un’altitudine di 240 metri sul livello del mare. A seguito della raccolta manuale, effettuata durante la prima decade di settembre, i grappoli vengono ammostati in vasche di acciaio inox per la fermentazione alcolica spontanea accompagnata da 5 giorni di macerazione sulle bucce. La successiva fermentazione malolattica viene svolta in anfore di terracotta, stesso contenitore vinario dove la massa resta a maturare per un periodo di 9 mesi, trascorsi sulle fecce fini.
Il Damaschino firmato Vite ad Ovest ha un colore giallo dorato pallido. Il bouquet aromatico offre spunti fruttati di pera fresca e toni di fiori bianchi che si uniscono a leggeri cenni di rosmarino e a note terrose in chiusura. Sviluppo gustativo sottile ma ricco di sfaccettature, caratterizzato da un finale slanciato e persistente, di bella fragranza aromatica. Grazie alla sua leggerezza, questo bianco artigianale è perfetto per iniziare il pasto nella maniera giusta, magari abbinato ad antipasti di mare della tradizione sicula.
Giallo dorato pallido
Cenni di pera fresca e croccante, sentori lievi di rosmarino e accenni terrosi sul finale
Sottile ma ricco di nuances, fragrante e persistente
Anno fondazione | 2013 |
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Ettari vitati | 6.5 |
Produzione annuale | 24.000 bt |
Enologo | Vincenzo Angileri |
Indirizzo | Viteadovest, Contrada Amabilina, 519 - 91025 Marsala (TP) |
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